2 giugno 1946: LA VOGLIA DI RICOMINCIARE

REPUBBLICA ITALIANA. Nel Paese si respirava un’aria di profonda spaccatura: per il Nord, la Repubblica era l’unica soluzione; per il Sud, l’idea di sganciarsi dalla Monarchia era una minaccia. Le elezioni rappresentavano un passaggio obbligato per definire i nuovi equilibri politici e risolvere la questione istituzionale.

2 giugno 1946: LA VOGLIA DI RICOMINCIARE
ph raiscuola.it

Il 2 giugno 1946 gli italiani con un referendum devono scegliere tra Monarchia Repubblica e devono eleggere i membri dell’Assemblea Costituente che scriverà la nuova architettura dello Stato.
Gli aventi diritto al voto sono 28 milioni: è la prima votazione nazionale a suffragio universale maschile e femminile, un passaggio alle urne decisivo per la storia d’Italia.

In questa puntata ripercorriamo le fasi salienti di quelle votazioni, che portarono alla Repubblica e all’esilio di Re Umberto. Riviviamo i momenti che precedettero la chiamata alle urne, il clima politico culturale di un’Italia appena uscita sconfitta dalla guerra e il ruolo che giocarono in questa partita le potenze vincitrici.

I Paesi alleati infatti osservavano la situazione italiana con interesse. La Gran Bretagna e gli Stati Uniti avevano idee diverse: gli inglesi erano favorevoli a confermare l’istituzione monarchica per contenere i comunisti, gli americani spingevano affinché il popolo italiano fosse libero di scegliere tra Monarchia e Repubblica.

Nel Paese si respirava un’aria di profonda spaccatura: per il Nord, la Repubblica era l’unica soluzione; per il Sud, l’idea di sganciarsi dalla Monarchia era una minaccia. Le elezioni rappresentavano un passaggio obbligato per definire i nuovi equilibri politici e risolvere la questione istituzionale.

VIDEO. Il Tempo e la Storia. 2 giugno 1946: la nascita della Repubblica
di Simone Di Carlo
con il prof. Giovanni Sabbatucci

fonte: raiscuola.it