Angelo Vassallo: il sindaco di tutti
Presentazione del libro "La Verità Negata" alla Camera dei deputati.
Anche il presidente Giuseppe Conte ha partecipato alla presentazione del libro "La verità negata. Chi ha ucciso Angelo Vassallo, il Sindaco pescatore" scritto da Dario Vassallo e dal giornalista Vincenzo Iurillo, che si è tenuta a Roma nella Sala dei gruppi parlamentari della Camera dei Deputati.
Un evento voluto dalla Fondazione Vassallo con il patrocinio del Parlamento europeo, grazie anche a David Sassoli, che è stato ricordato dai presenti con un lungo applauso.
“A distanza di 11 anni e mezzo non c’è ancora verità. In questa vicenda, per certi versi tutta italiana, si innescano una serie di commistioni ed elementi che ricordano altre situazioni simili. C’è un omicidio di un rappresentante delle istituzioni che da subito doveva richiamare la massima attenzione, reazione e capacità investigativa. In realtà, a distanza di tempo, ci sono solo due indagati e nessuna verità giudiziaria. Si è tentato da subito di descriverlo come un omicidio di paese, si voleva indirizzare la verità verso una pista passionale, e si è indugiati invece a qualificarlo da subito come un omicidio di camorra", ha affermato Conte.
Presenti i parlamentari del Movimento 5 Stelle Luca Migliorino e Stefania Ascari della commissione antimafia, che stanno lavorando assiduamente proprio per contribuire a fare luce sull'omicidio dell'ex sindaco di Pollica, ucciso in un agguato di camorra il 5 settembre del 2010 ad Acciaroli.
“L’omicidio di mio fratello è stato un omicidio politico-mafioso. Di conseguenza ci sono due verità, una verità giudiziaria e una verità politica” dice Dario Vassallo. Attacca il PD, il partito a cui era iscritto suo fratello: "Per tutto questo tempo - ha detto - abbiamo chiesto questo e nessuno si è degnato di rispondere. Sono cambiati i segretari e i vertici politici, nessuno si è degnato di darci una risposta”.
Una verità finora negata, perché "velata" dai silenzi, dalle omissioni, dalle troppe collusioni tra politica e camorra in un territorio, quello del Cilento, che con Angelo Vassallo ha conosciuto una rinascita, una nuova primavera, grazie alla sua azione politica fatta di buone pratiche e di sani valori.
Adesso a Pollica c'è chi invece, il 5 settembre, organizza la sagra del pesce: e lo fa proprio nel giorno in cui è stato ucciso un rappresentante dello Stato, un uomo capace di trasformare quel territorio, lasciando un segno indelebile e una eredità preziosa.
Hanno partecipato alla presentazione del libro circa duecento persone arrivate da ogni regione d'Italia: per la maggior parte giovanissimi amministratori di molti comuni, che si ispirano alla figura di Angelo per svolgere al meglio la propria funzione pubblica.
La verità si raggiunge lavorando tutti insieme, dicono i relatori. Una verità che sarà raggiunta grazie alla tenacia di Dario e Massimo Vassallo; al lavoro di alcuni politici onesti; all'impegno di giornalisti coraggiosi che continuano a raccontare e a fare domande, anche scomode; alla necessaria attività investigativa.
La grande comunità della Fondazione Vassallo è riuscita in questi 11 anni a fare cose straordinarie: come un'onda, che cresce costantemente, lavora sulla strada tracciata dal sindaco pescatore, nel solco dell'impegno civico e del rispetto delle regole.
Il presidente Conte ha garantito il proprio personale impegno e quello del Movimento 5 Stelle. "Perché - ha ribadito - riteniamo che ogni vita sia sacra, perché la legalità è un bene comune fondamento della democrazia, perché chi spende la vita ad onorare le istituzioni e soccombe al malaffare merita il nostro tributo e il nostro perenne rispetto, da portare nelle scuole, a memoria futura”.
La presentazione del libro "La verità negata" in una sede istituzionale così importante, aggiunge un tassello fondamentale nella ricerca della verità in questa vicenda.
Ma rappresenta anche un momento di riflessione che non possiamo trascurare: la politica fatta da donne e uomini che operano nell'interesse esclusivo dei cittadini, per il bene comune, esercitata in assoluta trasparenza e con "onore", esiste e svolge un ruolo fondamentale per garantire l'attuazione dei diritti e la tutela dei deboli.
Per qualche ora, ascoltando gli interventi dei relatori che si sono susseguiti, è stato possibile respirare "il buon profumo" della speranza: le cose possono cambiare.
Sicuramente la lotta alle mafie resta una priorità del nostro Paese, anche se, purtroppo, non sembra essere al centro dell'agenda politica dei governi che si sono susseguiti in questi ultimi anni.
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