ANTROPOCENE

«L'istinto primitivo darwiniano del proprio interesse individuale non porta a considerare che la distruzione delle risorse primarie della Terra sta tagliando il terreno da sotto i piedi della specie. Il modello neoliberista attuale, che ha come riferimento etico il concetto di accumulo, fa finta di non vedere queste problematiche o mostra una irrazionale fiducia in capacità tecniche che dovrebbero risolvere tutti i problemi che sorgeranno.»

ANTROPOCENE
Foto di PIRO4D da Pixabay

Si intende con questo termine l'impronta che l'uomo riesce a dare su un'epoca geologica. Qui viene completamente modificato il concetto di cornice storica che non è più relegabile in un contesto di anni o di secoli ma ha tempi enormemente diversi. Il primo dato che salta agli occhi è che l'elemento darwiniano di selezione di specie per gli esseri più forti e con caratteristiche migliori in relazione all'ambiente, ha rappresentato nelle fasi iniziali dell'umanità, un elemento favorevole alla sopravvivenza della specie.

Questo elemento darwiniano, a distanza di centinaia di migliaia di anni, continua a persistere ma sembra diventare un motivo per cui si potrebbe arrivare all'estinzione della nostra specie e non solo. La capacità di impatto tecnico che l'uomo ha sull'ambiente è tale che tendono a ridursi le risorse primarie del sistema Terra, si modifica il clima del Pianeta, con una catena di alterazioni tali da creare condizioni di non sopravvivenza per la specie umana. Netta accelerazione in questa direzione si è avuta da quando si è introdotto il modello di crescita continua dell'economia con il sistema bancario che raccoglieva capitali da investire per fare profitti che a loro volta venivano reinvestiti per fare altri profitti. Questo fenomeno, così organizzato, è iniziato nel XIII secolo, ma solo con la rivoluzione industriale ha avuto una accelerazione importante capace di incidere notevolmente sulle risorse del sistema Terra. A questo si è aggiunta la capacità di utilizzare l'energia atomica che potrebbe essere un elemento scatenante improvviso della fine.

L'istinto primitivo darwiniano del proprio interesse individuale non porta a considerare che la distruzione delle risorse primarie della Terra sta tagliando il terreno da sotto i piedi della specie. Il modello neoliberista attuale, che ha come riferimento etico il concetto di accumulo, fa finta di non vedere queste problematiche o mostra una irrazionale fiducia in capacità tecniche che dovrebbero risolvere tutti i problemi che sorgeranno.

Anche questa pandemia, forse, è un risultato dell'antropocele con la sua distruzione ambientale ed il salto del virus da una specie animale all'uomo. L'istinto darwiniano della sopravvivenza del più forte, con il suo esaltare l'egoismo individuale, rischia di diventare la causa dell'estinzione della specie.

Forse é arrivato il momento di andare oltre l'istinto darwiniano, di non considerlo ineluttabile per la specie e di cambiare cicli economici mettendo al centro del nostro agire non più l'accumulo con la crescita ma il mantenimento dell'equilibrio del sistema Terra.

Lucio Pastore