APPELLO AL GOVERNO: «Minori delle periferie in pericolo. Le mani della criminalità sui giovani»

LA LETTERA. «Abbiamo la certezza che se non interveniamo ora con misure adeguate e immediate, consegneremo la prossima generazione nelle mani della criminalità. Subiremo un’ondata ancora più devastante di giovani criminali se non riusciremo a prevenire l’aggravamento della povertà educativa. Dove c’è il degrado e l’assenza dei presidi scolastici e formativi, la criminalità non può che ingrassare.»

APPELLO AL GOVERNO: «Minori delle periferie in pericolo. Le mani della criminalità sui giovani»

Gentilissimi

Presidente del Consiglio Giuseppe Conte

ministra della Pubblica Istruzione Lucia Azzolina

ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia

 

 

apprezziamo le scelte operate con responsabilità dal Governo per contrastare la pandemia, consapevoli delle numerose difficoltà. Avvertiamo l’urgenza e il dovere morale di segnalare il gravissimo problema delle ragazze e dei ragazzi delle periferie del Paese riversati per strada, senza possibilità di ricorrere alla DAD, per motivi di indigenza.

 

Da Catania a Napoli, da Bari a Milano, la pandemia con le sue ricadute, sta colpendo in modo grave le periferie delle nostre città, già provate da povertà, disagio e mafie. È un’emergenza alla quale non si può rimanere indifferenti.

Stiamo parlando dei giovanissimi, minori di 16 anni, con 40 mq di casa -quando c’è - in obbligo formativo, in condizioni familiari di forte disagio sociale che hanno resistito al lockdown di marzo e che in questa seconda ondata di contagi, non potendo frequentare le scuole, né i centri di aggregazione, nè i Centri di Formazione Professionale, sono finiti per strada in balia dei clan, più fragili e disperati di prima, senza punti di riferimento alternativi.

 

I clan reclutano con violenza e forza economica manovalanza proprio tra i soggetti più fragili garantendo giovani leve nelle proprie file. Il momento attuale è il più fertile per la criminalità: la strada. Questi giovanissimi nella quotidianità sono invece impegnati in programmi educativi di salvataggio che li tengono ancorati alla legalità e ora si sentono traditi perché non vedono alternative.

Ora si rischia di distruggere ciò che è stato costruito e di farli sentire ‘abbandonati’ o ‘ingannati’.

 

I ritardi nella consegna dei dispositivi per la DAD, l’assenza della connessione, e nei casi come nella Formazione Professionale, il vuoto o il gravissimo ritardo di misure atte a garantire il diritto all’istruzione costituzionalmente tutelato per i minori in obbligo formativo, tracciano un quadro buio nelle nostre periferie.

Abbiamo la certezza che se non interveniamo ora con misure adeguate e immediate, consegneremo la prossima generazione nelle mani della criminalità. Subiremo un’ondata ancora più devastante di giovani criminali se non riusciremo a prevenire l’aggravamento della povertà educativa. Dove c’è il degrado e l’assenza dei presidi scolastici e formativi, la criminalità non può che ingrassare.

 

Uno Stato previdente e democratico come il nostro ha il dovere di tutelare specialmente i soggetti più fragili e meno abbienti come ci indica la nostra amata Costituzione.

Chiediamo misure urgenti e immediate come la dote tecnologica per i minori in obbligo formativo e la possibilità per i minori fragili della didattica in presenza ed eccezioni di aggregazione per i casi più disagiati.

Chiediamo l’attenzione del Governo e misure concrete di contrasto alla povertà educativa nelle periferie con interventi infrastrutturali di riqualificazione urbana, sociale e formativa che restituiscono dignità e futuro alle giovani generazioni. I nostri ragazzi più fragili si aspettano alternative concrete e non parole.

 

Interveniamo subito prima che sia troppo tardi,

facciamo sentire ai giovanissimi nel disagio l’abbraccio e il sostegno dello Stato,

 

con cordialità e stima,

 

seguono le adesioni:

 

 

Don Luigi Ciotti, Presidente e Fondatore di Libera associazioni nomi e numeri contro le mafie, nonché del Gruppo Abele

 

Don Roberto Dal Molin, APS Salesiani per il sociale

 

Don Gino Rigoldi, Cappellano IPM Beccaria, Milano

 

Don Armando Zappolini, Consigliere Nazionale CNCA

 

Don Francesco Preite, Direttore dell’Istituto Salesiano Redentore di Bari

 

Cesare Moreno, Fondatore dei Maestri di Strada, Napoli

 

Don Claudio Burgio, Comunità Kayros di Milano, “non esistono ragazzi cattivi”

 

Maria Grazia Mazzola, inviata speciale TG1

 

Prof.ssa Maria Luisa Iavarone, ordinario Università di Napoli Parthenope, Presidente dell’Associazione ARTUR

 

Unione Donne in Italia

 

Dania Mondini, giornalista e conduttrice del TG1

 

Avv. Michele Laforgia, Presidente ‘La giusta causa’, movimento culturale Bari, Presidente, avvocato

 

Don Gennaro Pagano, Cappellano dell’I.P.M. di Nisida e Direttore della Fondazione Centro Educativo Regina Pacis di Napoli

 

Dott.ssa Fausta Sabatano, Docente e Pedagogista Fondazione Centro Educativo Regina Pacis, Napoli

 

Marina Cocozza, giornalista Rai

 

Terry Marinuzzi, Portavoce del Coordinamento ‘La scuola che vogliamo’, scuole diffuse in Puglia, filosofa ed operatrice

 

Ludovica Carli Presidente Forum delle famiglie, Puglia

 

Alessandro Gaeta, giornalista Rai

 

Suor Isa Lops, Direttrice Figlie di Maria Ausiliatrice di Bari ‘San Girolamo’

 

Francesca Altieri, giornalista Rai

 

prof.ssa Alfia Milazzo, Fondazione ‘La città invisibile’, Catania

 

Nicoletta Dentico, giornalista

 

Laura del Pezzo, Presidente Comitato "FA.RE. Onlus", Campania

 

Fortuna Longobardi, Presidente Associazione “Cittadinanza Attiva in difesa di Napoli”

 

Paola Sodo Zummo, ex docente nei licei e poi all'Istituto Universitario Orientale / Lingua e linguistica francese

 

dott.ssa Valentina Ercolino Presidente Sezione CONFAPI, Scuole Paritarie della Campania

 

Luigi Iavarone, ingegnere, Napoli

 

Francesco Carrasco, Presidente A.S.D. Arcieri Club Napoli

 

Dott. Antonello Pisanti Pediatra, Presidente dell'associazione Miradois onlus di Napoli

 

Associazione Antimafia e Legalità, Belpasso (CT)