AUGURI LEA

Per non dimenticare LEA GAROFALO (Pagliarelle, Kr, 24 aprile 1974 - Milano, 24 novembre 2009), la donna coraggio che sfidò la SCHIFOSA 'ndrangheta. BUON COMPLEANNO FIMMINA CALABRESE!!!

AUGURI LEA

È la drammatica storia di una fimmina ribelle calabrese che ha alzato la testa, non girandola dall’altra parte. Nata in un contesto di ‘ndrangheta, ha sentito il puzzo della criminalità organizzata sin dalla culla. Però la giovane Lea è diversa, capisce che l’unica strada da seguire è quella della Legalità e si affida allo Stato, diventa Testimone di Giustizia consapevole che pagherà con la vita la scelta di sfidare la ‘ndrangheta:“….arriverà la morte! Inaspettata, indegna e inesorabile”.

Siamo stati distratti, indifferenti, sordi, Lea ci chiedeva aiuto e noi – che pure ci riempiamo la bocca di parole e l’animo di indignazione nei convegni antimafia – non abbiamo voluto capire. “Ho bisogno di aiuto, qualcuno ci aiuti, please”. Si concludeva così la lettera che Lea inviò al Sig. Presidente della Repubblica il 28 aprile 2009. Lettera che però “non risulta essere pervenuta”, sul Colle più importante della Repubblica. Forse è così, ma un dato è certo: quelle parole non sono mai arrivate al nostro cuore, e della solitudine di Lea, della sua orrenda morte, siamo tutti un po’ responsabili.
L’Italia civile, democratica, l’Italia che chiama Falcone e Borsellino “Giovanni e Paolo”, l’Italia dello Stato che “sconfiggeremo le mafie”, nella vicenda tragica di Lea ha consentito che a vincere fosse la ‘ndrangheta.

Enrico Fierro