Aumenta la pedopornografia (anche contro neonati) nel silenzio omertoso di troppi

Pubblicato l’ultimo rapporto di Meter, numeri sempre più drammatici dei pedocrimini. Dietro ogni numero, ogni traffico il dramma di migliaia se non milioni di bambini violentati e vittime di terribili atrocità criminali. I bambini più a rischio sono tra i 3 e i 12 anni.

Aumenta la pedopornografia (anche contro neonati) nel silenzio omertoso di troppi

Perché non se parla?

Perché si continua a sottacere?

Come si può rimanere indifferenti e non sentire il grido degli innocenti vittime dell’Erode pedocriminale moderno?

 

Sono domande che don Fortunato Di Noto e Meter costantemente, incessantemente, pongono alla coscienza civile e sociale italiana e non solo. A quell’Italia da decenni al vertice delle classifiche mondiali del turismo pedofilo, a quell’Europa sempre più hub dei traffici pedopornografici e nel cui cuore da anni si cerca di «normalizzare» la pedofilia.

E se ne celebrano addirittura giornate dell’orgoglio.

È un silenzio omertoso e complice, che favorisce il dilagare sul web, sui social network e sulle piattaforme di messaggistica della pedopornografia.

Permessa, in nome della più disumana ideologia del profitto, dalle grandi corporation dello stupro pornografico – sono costanti negli USA e in altri Stati le denunce di stupri, violenze e atrocità di ogni tipo, anche contro minorenni, trafficate su piattaforme come Pornhub – e dal proliferare di chat e gruppi su Telegram in cui si scambiano foto e video raccapriccianti.

Gruppi e chat che già dal nome dovrebbero far inorridire e in cui si perpetra quel che viene definito «stupro online». Tra gli stupratori a pagamento, l’abbiamo denunciato anche nel recente evento online in memoria di Adelina e Lilian Solomon, esiste un ampio filone di perversione che punta a ragazze giovanissime e che si esaltano se la ragazza sfruttata è minorenne.

Le porte dell’inferno per migliaia, se non milioni, di bambini si spalancano ogni anno nel cuore dell’Italia, tra le nostre città, dietro gli schermi di «insospettabili» di ogni tipo. «I dati, i numeri, i grafici, seppur raccapriccianti, non ci permettono di fotografare la reale condizione degli abusi, soprattutto sessuali, nei confronti dei bambini vittime – denuncia don Fortunato - non è possibile quantificare l’ingente mole di materiale pedopornografico che naviga nella rete internet, così come non è possibile arrestare un fenomeno che avanza» aggiungendo che «tale impotenza rappresenta l’aspetto più sconvolgente e inquietante del problema. Continuiamo, insieme, ad operare per la tutela dei bambini».

Il report di Meter presentato oggi documenta come mutano le modalità di scambio pedopornografico e l’avanzata costante dei numeri, «La pedofilia è un crimine organizzato che lucra sulla pelle delle piccole vittime».

E dietro ogni numero, ogni traffico, ci sono volti, vite, bambini violentati, stuprati, vittime delle più terribili atrocità criminali. «adesso i pedofili prediligono le cartelle compresse condivise e vendute nella massima privacy all’interno di piattaforme di file hosting; inquantificabile la mole di materiale in esse contenuto».

Queste le denunce e l’analisi della situazione riportata nel comunicato con cui Meter ha presentato il nuovo report annuale.

 

SALE IL NUMERO DI CARTELLE COMPRESSE E I LINK. AUMENTANO I CASI SEGUITI E LE RICHIESTE TELEFONICHE  

Andando a vedere i numeri nel dettaglio, il 2022 ha riaffermato la nuova modalità di scambio: è più comodo e conveniente condividere a pagamento cartelle compresse (1.734 nel 2022, 637 nel 2021). L’OS.MO.CO.P. di Meter (Osservatorio Mondiale Contro la Pedofilia) ha registrato un aumento sia dei protocolli ufficiali inviati alla Polizia (1.766 nel 2022, 1.402 nel 2021), sia dei link segnalati (nel 2022 15.660, nel 2021 14.679). Diminuiscono le foto (da 3.479.052 alle attuali 1.983.679) e i video (da 1.029.170 a 921.382) rilevati, ma purtroppo tale diminuzione non equivale ad una minore circolazione del materiale in rete. Bisogna constatare che i social vengono utilizzati meno rispetto agli anni precedenti, tant’è che il numero di segnalazioni si è dimezzato (da 316 del 2021 a 146 del 2022). In aumento invece i casi seguiti da Meter (da 167 a 194) e le richieste telefoniche al nostro Numero verde 800 455 270 (da 406 a 527). Vi invitiamo sempre e comunque a tenere presente che dietro ognuna di quelle foto o video c’è una vittima.

 

VENT’ANNI DI VIOLENZE E ABUSI

 Dal 2002 a oggi Meter ha inviato 66.856 protocolli ufficiali alla Polizia Postale italiana e a varie Polizie internazionali (Polizia Francese, Polizia Neozelandese, Polizia Spagnola, ecc.) con 219.571 link oggetto della segnalazione (a garanzia dell’operato c’è un protocollo di collaborazione siglato nel 2008 con la Polizia Postale italiana e nel 2017 con la Polizia polacca). Dal 2002 ad oggi sono 2.193 i casi seguiti dal Centro ascolto, 31.213 le richieste telefoniche. Dal 2007 Meter raccoglie le segnalazioni degli utenti grazie ad un form disponibile sul sito www.associazionemeter.org; esse ammontano a 18.130.

I social ci consegnano, dal 2008 ad oggi, 9.123 riferimenti a chat usate dai pedofili per condividere materiale pedopornografico.

Dal 2012 a oggi sono stati individuati 47.801 link nel deep web e nel dark web, la faccia oscura della Rete, spazio libero in cui le associazioni a delinquere di tutto il mondo espandono i loro traffici, proprio per la capacità di offrire anonimato e privacy. Meter dal 2014 monitora continuamente foto, video e mega archivi: sono 25.233.802 le foto denunciate, 7.452.304 i video, 15.437 i mega archivi. Tutte denunce inviate alle autorità competenti e in molti casi anche agli amministratori che gestiscono le piattaforme in cui questo materiale viene veicolato e venduto. Resta il fatto che fra i lacunosi meandri legislativi, fra il rimpallo di responsabilità e l’inefficacia della repressione annegano bambini innocenti in ogni parte del mondo. Meter documenta questo scempio da oltre 20 anni: sono 24 le operazioni contro il fenomeno avviate grazie alle segnalazioni dell’Associazione».

 

LA PRIVACY OSTACOLO ALLE INDAGINI

«Anche nel 2022 la pedopornografia online è stata un fenomeno mondiale che tocca tutto il pianeta. America (12.771 link su 15.660 segnalazioni) ed Europa (1.299 link) sono la culla della maggior parte delle aziende che gestiscono i server che permettono il funzionamento di siti e di piattaforme in cui si divulga il materiale pedopornografico. L’analisi delle geolocalizzazione dei server conferma che i Paesi dell’Occidente opulento risultano essere i “padroni del web”, fornitori di servizi accessibili da tutto il mondo, veloci, anonimi e in completa sicurezza. E le leggi sulla privacy, che custodiscono la riservatezza di tutti, sono talvolta un ulteriore muro a difesa dei pedofili che possono agire indisturbati. Su questo argomento l’Associazione Meter è intervenuta più volte presso il Parlamento Europeo per proporre un’adeguata soluzione a tutela dell’infanzia.

Ogni Stato dovrebbe dotarsi di norme specifiche contro la pedofilia online. Necessaria, inoltre, una maggiore cooperazione internazionale e un coordinamento tra le polizie di tutto il mondo».

 

PEDOMAMA, ANIMALI E ABUSI TRA MINORI  

Dall’analisi del materiale si evidenzia ancora la presenza delle Pedomama, donne che compiono abusi sessuali ai danni di minori e di filmati pedopornografici con la presenza di animali che compiono atti sessuali su minori, spesso questo materiale è prodotto artigianalmente in ambito familiare. Inquietante la presenza degli abusi sui neonati e degli abusi di minori su minori.

 

I GIOCHI ONLINE E L’ADESCAMENTO  

Come se non bastasse, l’utilizzo continuativo e sistematico dei videogiochi durante il tempo libero, sostitutivo di attività alternative relazionali, genera una tendenza all’isolamento e favorisce il rischio di adescamento.

 

LE VITTIME. PIÙ A RISCHIO LA FASCIA 8/12 ANNI (FOTO E VIDEO), SEGUITA DA QUELLA 3/7 ANNI

I link monitorati per fasce d’età indicano che la preferenza sia delle foto che dei video è per la fascia d’età 8/12, che totalizza 1.667.559 foto e 718.615 filmati. Seguono la fascia 3/7 con 312.748 foto e 201.975 video, e a chiudere quella 0/2 anni con 1.542 foto e 648 video, la cosiddetta infantofilia. 

 

 

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Emergenza umanitaria Ucraina, gli stupratori (anche pedofili) a pagamento e online sempre più scatenati

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