Benedetta La Penna: «Esiste una pandemia patriarcale che miete vittime»

Iniziative di lotta per l'8 marzo in Abruzzo, l'aumento di femminicidi e violenze contro le donne, l'offensiva anti abortista delle destre. Tanti i temi affrontati in quest'intervista.

L’8 marzo scorso è stata una giornata di lotta femminista, contro il patriarcato, per denunciare l’aumento di femminicidi e violenze contro le donne che ha coinvolto tutte le province abruzzesi. Attivista femminista abruzzese, promotrice di tantissime iniziative e manifestazioni per i diritti umani e di altre lotte a Pescara, speaker radiofonica a Radio Città, Benedetta La Penna collabora con l’agenzia stampa umanista Pressenza Italia e cura la rubrica Intersezionale su BLMagazine.

L’importanza del femminismo intersezionale è tra le riflessioni che ha condiviso con noi in quest’intervista. Femminista intersezionale è il «Collettivo Zona Fucsia», nato in Abruzzo nelle scorse settimane e che è possibile seguire anche su facebook. Dopo l’8 marzo di lotta appuntamento alle prossime iniziative e lotte.

Benedetta La Penna denuncia con noi l’aumento delle violenze domestiche e i femminicidi dall’inizio della pandemia: l’anno scorso uno ogni 3 giorni, quest’anno già si registra un incremento. Oltre la pandemia del nuovo coronavirus esiste una pandemia patriarcale che miete vittime. Donne violentate, picchiate, uccise perché la libertà femminile, l’indipendenza della donna ancora oggi viene ostacolata e contrastata da troppi uomini. Che considerano le donne non come persone ma subalterne. Quel patriarcato che anima movimenti e partiti di estrema destra, neofascisti, che stanno portando avanti una violenta offensiva contro i diritti delle donne dalla Polonia all’Italia. Il primo diritto che stanno mettendo in discussione quello all’aborto, all’auto determinazione del corpo femminile. In prima fila le giunte di destra di Umbria, Piemonte, Marche e Abruzzo.

 

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