«Comandante Generale: batti un colpo!»

SUICIDI NELLE FORZE DELL'ORDINE. Pubblichiamo la nota del segretario nazionale Pasquale Valente. 

«Comandante Generale: batti un colpo!»

“Non si cancellano 29 anni di servizio, Beniamino è e sarà per sempre uno dei nostri. Così, se la famiglia lo vorrà, parteciperemo al suo funerale in divisa. [...]. Altrimenti ci saremo in borghese, a titolo personale. ”.

Andrea Pecorari, comandante provinciale della gdf di Viterbo

«Le parole del comandante provinciale di Viterbo Col. Andrea Pecorari sono emblematiche della lucidità e delle verità dette e riportate nel documento lasciato, a futura memoria, del Maresciallo Aiutante Beniamino Presutti. Dal raffazzonato documento ufficiale emerge la prevaricazione del Corpo (qualora il Comandate Generale non voglia smentire tale scritto) sulla persona e sulla memoria del collega suicidato.» Queste sono state le parole utilizzate in una nota del segretario nazionale del Sindacato finanzieri democratici Pasquale Valente. 

«Dopo parole chiare come: "... Ai miei funerali non voglio che ci sia la rappresentanza della guardia di finanza ma solo amici...", parole scritte in punto di morte, come si possono esternare frasi del genere: "Se la famiglia di Presutti vorrà, saremo al funerale in divisa". 

Chiaramente questo è un tentativo proprio di riabilitazione grazie a una inaudita pressione pubblica sui familiari nel momento in cui si dichiara : "...Se la famiglia vorrà... ", ponendo quindi i familiari, in un momento così difficile, di fronte ad una scelta tra: rispettare le volontà del familiare o accondiscendere alle volontà del Corpo della Guardia di Finanza. 

Incommentabile è la conclusione dove si dice: "...altrimenti ci saremo in borghese..." evidenziando l'intento di non volere rispettare e/o di non voler capire le volontà espresse del Maresciallo Aiutante Beniamino Presutti, denotando una assoluta mancanza di sensibilità e di rispetto nei confronti dell’intera famiglia del collega. Dalle parole del Col. Andrea Pecorari non ci sembra che possa onorarsi del titolo di "amico” del Maresciallo Aiutante Beniamino Presutti, così come non lo siamo nemmeno noi, purtroppo, ed è per questo che almeno noi rispetteremo le sue ultime volontà. 
 

La nota è siglata dal segretario nazionale Pasquale Valente

 

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