Continuare così è inaccettabile

Ancora repressa e manganellata la libertà di pensiero

Continuare così è inaccettabile


È successo ancora, cortei formati perlopiù da studenti vengono caricati pesantemente dalle forze dell'ordine. È successo a Pisa, Firenze e Catania oggi 23 febbraio 2024. Sembra proprio che dire pubblicamente che si è a favore, come se bisogna essere a favore o contro una guerra che mira solo allo sterminamento, alla Palestina sia reato. E che per non far passare questo pensiero debba essere represso a tutti i costi, anche caricando e ferendo studenti. A nulla sono serviti gli esempi precedenti, fino alla settimana scorsa, dove sotto le “botte” dei manganelli sono rimaste decine e decine di persone, si parla di esseri umani, feriti con diverse contusioni in tutto il corpo.

E si ritorna sempre lì, a quel famoso articolo 21 della nostra Costituzione, che tutti si vantano di difendere a parole ma nessuno li tramuta nei fatti:


“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.”

 

  • E allora cosa ci resta fare?
  • Dobbiamo restare in silenzio e far passare in sordina il tutto?
  • E nel frattempo che la notra classe dirigente, i nostri politici, adesso si riuniscono nei vari congressi per decidere il (loro) nostro futuro per le elezioni europee cosa hanno intenzione di fare per gli italiani, quelli che scendono nelle strade?
  • E il ministro Piantedosi?

Nel frattempo che decideranno cosa fare, sempre se lo faranno, arrivano le immagini, a tratti terribili, dalle manifestazioni con feriti negli occhi, in testa e nel corpo, sanguinanti. E allora non ci viene altro in mente se non pensare a tutte quelle persone che hanno dato la vita per queste nostre libertà, per questa nostra Costituzione e che oggi stiamo calpestando in qualunque modo possiamo senza nemmeno darci credito, senza indignarci.

Se vogliamo realmente cambiare qualcosa da domani scendiamo tutti nelle strade, perché a pochi li possono fermare facilmente ma se a ribellarsi è tutto il popolo, solo allora gli verrà difficile.

immagini prese dal web

LEGGI ANCHE:

- Si può ancora manifestare la libertà di pensiero in Italia?