«Deep Trance», in mostra alla NINA Gallery le opere di Camillo Ripaldi

Il nuovo progetto, pensato appositamente per questa occasione espositiva, presenta una grande installazione a parete ed una decina tra dittici e trittici di fotografie digitali di medie dimensioni, dalle quali emerge un’approfondita indagine degli archetipi e dei loro rapporti

«Deep Trance», in mostra alla NINA Gallery le opere di Camillo Ripaldi

Sabato 3 e domenica 4 ottobre 2020, dalle 11:00 alle 18:00, all'interno del cortile dell'antico Palazzo Monte Manso di Scala, la NINA Gallery Open Space, nell’ambito della manifestazione "Open House" giunta alla sua seconda edizione, aprirà al pubblico la personale dell’artista Camillo Ripaldi, dal titolo “Deep Trance”, a cura di Marina Guida. La mostra si terrà fino al 30 novembre. 

Il nuovo progetto, pensato appositamente per questa occasione espositiva, presenta una grande installazione a parete ed una decina tra dittici e trittici di fotografie digitali di medie dimensioni, dalle quali emerge - tra alchimie e sinestesie - un’approfondita indagine degli archetipi e dei loro rapporti; interpreti di una fotografia intesa come continua esplorazione di immagini primordiali, molto spesso emerse dalla natura dei materiali e dei soggetti fotografati.

Simbolismo, ed esoterismo, architettura, urbanistica, interesse per l’archeologia, la storia dell’arte e la cinematografia, frammisti ad una rigorosa indagine filosofica, antropologica e sociologica: tutto questo compone il multiforme universo visivo del poliedrico artista partenopeo. Come nello stato di deep trance, nel quale l'individuo vive la destrutturazione del suo stato di coscienza e può avvertire delle sensazioni di spersonalizzazione o irrealtà ed approda alla formazione di nuovi stati esperienziali che destrutturano le abitudini visive costruite e mantenute invariate dalle gabbie della coscienza, così nelle fotografie di Ripaldi, i piani di realtà si mescolano e confondono, dando luogo ad associazioni mentali ed immagini fugaci, a cavallo tra passato e presente tra inconscio collettivo e memoria personale, tra reale ed irreale, tra architetture moderniste e cupole di chiese rinascimentali, statue romane e visioni urbane, elementi naturali sovrapposti a modulari strutture abitative, fino ad arrivare alla Flagellazione di Caravaggio, cui si sovrappongono le fenditure/ferite delle pareti di pietra nelle cave di Chiaiano, che rimanda alla mente la flagellazione cui è sottoposta la terra per l’intervento umano sempre più aggressivo ed invasivo. 

L'Artista

Camillo Ripaldi è nato a Pomigliano d’Arco, nel 1970 Si laurea in Conservazione dei Beni Culturali ed Ambientali, con una tesi sull’uso della fotografia nella storia dell’arte. Dal 3 ottobre 30 novembre 2020.