Discarica via Salce, se quattro anni vi sembran pochi...

ANNUNCI. Il 7 novembre l’Amministrazione Comunale di Vasto ha annunciato la bonifica di Via Salce. Vigileremo su quel che accadrà, sulla pulizia dell’area. E su quanto rimane sul tappeto, dal dissesto della strada alla sorveglianza perché non si ripeta. Poche ore dopo l’inizio dell’intervento fotografati già nuovi abbandoni. E molti rifiuti, giorni dopo, sono ancora presenti.

Discarica via Salce, se quattro anni vi sembran pochi...
Discarica via Salce, se quattro anni vi sembran pochi...

«Battendo sempre sullo stesso chiodo può persino crollare una casa», torna alla memoria questa frase dell’intervista che Pasolini rilasciò poche ore prima di essere assassinato davanti all’ultima notizia su via Salce a Vasto dei giorni scorsi.

È iniziato «l’intervento di bonifica della discarica in Contrada Salce, sotto il viadotto dell’A14» ha scritto l’Amministrazione sulla pagina facebook del Comune di Vasto. Lo scopriamo sul popolare social network in quanto sulle mail della nostra redazione non è giunta nessuna comunicazione. Sin dall’inizio abbiamo raccontato e documentato cosa accade in quella strada, pubblicando decine di foto e tornandoci ripetutamente in questi mesi.

Ma quel che potrebbe essere l’epilogo, finalmente positivo, di questo ripetuto e grave scempio ambientale l’abbiamo appreso quasi casualmente su Facebook. L’abbiamo scritto più volte in questi mesi e ormai ripeterlo può diventare persino stucchevole: per veder soddisfatto un accesso agli atti abbiamo dovuto inviare richieste su richieste e attendere mesi e a nessuna delle nostre mail c’è mai stato un cenno di riscontro dagli esponenti dell’amministrazione comunale

Il lieto evento – ci sia concesso così definirlo visto che nello stesso lasso di tempo dalla prima segnalazione del sottoscritto e delle guardie ambientali del WWF un elefante può portare avanti due gravidanze, ed è la più lunga del creato – non spazza via tutto quanto abbiamo evidenziato e documentato nei nostri precedenti articoli e, ancor prima, in varie sedi.

La prima è la più banale e semplice: possibile ci siano voluti quasi quattro anni, due esposti del coordinatore regionale delle Guardie Wwf e un copioso numero di articoli su varie testate? Nell’estate 2015 scoppiò un grave incendio di rifiuti in via Salce, a dicembre 2016  sono state pubblicate alcune foto della discarica sotto il viadotto dove spiccavano alcuni fusti arrugginiti e rotti che spargevano oli esausti nel terreno.

Il sindaco pro tempore Menna e l’altrettanto pro tempore assessore all’ambiente Cianci hanno ringraziato il 7 novembre le «Guardie WWF per la segnalazione» ma, prima dell’esposto del mese scorso, il coordinatore regionale Claudio Allegrino ne inviò uno in quei giorni del 2016. Una volta si cantava «se otto ore vi sembran poche», ci sia permesso parafrasarlo in «se quasi quattro anni (anzi di più) vi sembran pochi».

Vigileremo e continueremo nei nostri ripetuti sopralluoghi per seguire lo sviluppo della «bonifica», nel momento in cui dovessimo finalmente vedere che fiorisce solo la vegetazione sarà anche una vittoria del nostro impegno e quindi andremo a vedere con i nostri occhi e obiettivi. E qui emerge il secondo nodo irrisolto della vicenda: come abbiamo riportato nell’ultimo articolo già nel dicembre 2016 ci sono stati annunci di sorveglianza rafforzata, droni, controlli ripetuti, cosa accadrà ora dopo la «bonifica»? Nello scarno post sulla pagina Facebook del Comune non se ne fa cenno alcuno, ci permettiamo quindi di porre esplicitamente il quesito: quali azioni saranno messe in campo per impedire che possa ripartire subito l’abbandono incivile illecito di rifiuti di ogni tipo?

La domanda non è campata per aria, e non è un puro esercizio polemico da parte nostra: come documenta una delle foto di quest’articolo già la sera del 7 novembre, a poche ore dall’inizio (in realtà non abbiamo riscontri di nuove tappe nei giorni scorsi) dell’intervento di bonifica, sul ciglio della strada erano stati abbandonati nuovi rifiuti.

Altre foto sono di esattamente una settimana dopo l’intervento e documentano come sono ancora presenti di molti rifiuti, tra cui le cassette colorate colme di scarti edili segnalati già l’anno scorso e abbandonati a pochi passi dai bidoni della raccolta differenziata.

La discarica non è, purtroppo e come abbiamo documentato ripetutamente, l’unica questione sul tappeto: il dissesto della strada avanza pericolosamente sempre più, fino a mostrare evidenti segni di cedimento. Cosa accadrà? C’è speranza che qualche intervento venga attuato anche per questo pericolo?