Ebano, mobilitazione solidale per l’Ucraina

L’associazione attiva a sostegno delle donne in condizione di gravi marginalità ha attivato un ponte solidale con il Paese in guerra. In questo videoappello Michelangela Barba ci racconta come si sta attivando l’associazione e come è possibile sostenerla.

La nuova guerra in Ucraina, dopo il conflitto esploso nel 2014, sta angosciando tutti. Una nuova guerra, dopo gli anni novanta nei Balcani, nel cuore dell’Europa che potrebbe portare secondo molti ad una nuova guerra mondiale. Sul futuro si addensano nubi e terrori possibili ma c’è un presente sicuro ed incontrovertibile: quello dei morti, delle devastazioni, dei drammi civili. Potrebbero essere oltre un milione le persone in fuga verso l’Europa Occidentale.

L’Italia è da decenni meta di migrazioni dall’Europa dell’Est, donne (e anche uomini) che sono giunti in Italia per lavoro. Migliaia e migliaia sono le donne giunte dall’Europa dell’Est e finite vittime delle mafie, degli sfruttatori della tratta e di italici “uomini perbene” stupratori a pagamento sulle nostre strade. In queste settimane si stanno attivando associazioni e movimenti di tutta Italia per esprimere solidarietà concreta verso la popolazione ucraina. Tra queste Ebano, l’associazione attiva a sostegno delle donne in condizioni di gravi marginalità. Un ponte solidale si è creato tra Ebano e l’Ucraina, un ponte su cui si stanno inviando aiuti concreti.

In questo video appello Michelangela Barba, presidente di Ebano, ci ha raccontato come è nato questo ponte, come l’associazione si sta attivando e come è possibile sostenerla. Un’attenzione particolare alle donne che fuggiranno, al rischio che finiscano vittime della tratta, dei trafficanti e delle mafie. In conclusione Michelangela Barba ha condiviso con noi la testimonianza, commovente e che dona speranza proprio da un luogo in cui ogni speranza umana viene calpestata e cancellata, del gesto di un bambino. Parole che stringono il cuore e devono far riflettere. Appare sempre più difficile restare umani, quel bimbo ci testimonia che si può e si deve. E che, di fronte alle guerre degli adulti, la lezione più importante è che forse se tutti fossimo come bambini, come quel bambino, il mondo sarebbe un posto migliore.

Il primo appello diffuso sulla pagina facebook di Ebano https://www.facebook.com/ebanoassociazione/

Siamo a Siret, sul confine con la Romania, per dare sostegno ai profughi in fuga dall'Ucraina, da venerdì solo donne e bambini.

Da qui si sentono gi spari ma è già zona sicura.

I profughi vengono smistati: chi ha parenti in Europa può proseguire, chi non ha nessuno aspetta.

Servono pannolini e salviette, biberon, alimenti per bambini, vestiti, scarpe, plaid e coperte di pile ma anche giocattoli per riempire le giornate dei più piccoli.

Spediremo tutto lì, ai nostri volontari.

Raccogliamo anche fondi per acquistare direttamente lì quanto occorre.

Presto vi aggiorneremo presto anche per l'accoglienza.

Abbiamo bisogno di voi, insieme contro la guerra.

Iban: IT03I0306909606100000146169

Intestato a Ebano

Causale: insieme contro la guerra

 

La presentazione dell’associazione sul sito ufficiale alla pagina https://www.ebanoassociazione.org/chi-siamo/

Nata nel 2012 a Concorezzo da un gruppo di giovani volontari, per prestare assistenza alle donne che si prostituivano in strada nella zona di Monza e Brianza, Ebano ha spostato la propria sede legale a Milano dal 2014.

Dallo stesso anno la presidente di Ebano è Michelangela Barba.

Oggi Ebano è un’associazione iscritta all’anagrafe delle Onlus della Regione Lombardia che conta numerose attività e progetti, in larga parte finanziati con le sole donazioni private.

Nel corso degli anni ha strutturato una metodologia di intervento unica nel panorama nazionale rivolgendosi alle donne in condizione di grave marginalità considerate fuori target dai servizi istituzionali: donne in uscita dal circuito della prostituzione, in uscita dal carcere, in fuga da gravissime violenze maturate in contesti di degrado ed esclusione sociale.

Abbiamo iniziato nel 2013 a costruire percorsi di fuoriuscita personalizzati, in Italia o mediante rimpatrio assistito.

Il primo appartamento per l’accoglienza nel 2016: oggi, grazie ad Aler, ne gestiamo 6 sul territorio di Milano ed uno a Potenza.

Per l’impegno pluriennale e la competenza dimostrata sul campo, nel 2019, Ebano, rappresentata dalla sua presidente, è stata convocata presso la Commissione “Affari Costituzionali” del Senato e la “Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere” per rappresentare le criticità normative e del sistema sociale che da sempre ci impegniamo a superare.

Al pari, siamo impegnati in molteplici progetti sul territorio: siamo in prima linea al fianco delle donne dei quartieri a rischio di Milano con i progetti “Donne in Rinascita” e “Casa Aler”, nel reinserimento lavorativo con il progetto “Il primo passo”.

Collaboriamo con le associazioni a sostegno delle donne, delle ragazze e delle bambine nella periferia di Napoli.

Con l’emergenza Covid 19, Ebano ha aderito alla piattaforma Milano Aiuta rendendosi disponibile nella distribuzione alimentare, nel sostegno psicoeducativo e nel supporto burocratico.

In Romania sosteniamo la realtà di “Reaching Out”, fondata da Iana Matei per accogliere le minori vittime di sfruttamento sessuale in una relazione di scambio reciproco che dura dal 2013.

 

 

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