Esplosione di Natale 2020 che uccise tre operai: chiuse le indagini della Procura

Cinque episodi classificati dall’azienda «quasi incidenti», non hanno prodotto danni ma potevano potenzialmente, tra il 2012 e il 2017. Ora parola alla difesa che potrà controdedurre le contestazioni del procuratore. Acerbo (Prc-Up): confermato il contenuto dell’esposto nostro e di Augusto De Sanctis del Forum H2O.

Esplosione di Natale 2020 che uccise tre operai: chiuse le indagini della Procura

Sono passati quasi due anni, il 21 dicembre 2020 il primo pomeriggio a Casalbordino venne tragicamente segnato dalla morte di tre operai presso la Esplodenti Sabino, lo stabilimento che lavora anche per l’Esercito Italiano e la NATO, un’esplosione li strappò alla vita.

Quanto accaduto in quelle ore e nelle settimane successive, anche a livello di accertamento dei fatti, l’abbiamo riportato in diversi nostri articoli di cui riportiamo i link in fondo

A distanza di due anni dall’esplosione e dalla morte dei tre operai potrebbe arrivare una svolta giudiziaria sull’accertamento di quanto accaduto.

Il 27 e 28 novembre il quotidiano Il Centro ha riportato la notizia che la Procura di Vasto ha chiuso le indagini. La difesa degli indagati – nove dirigenti più la società - ha, riporta il quotidiano, venti giorni di tempo per contro dedurre quanto riportato dal procuratore Di Florio e poi in tribunale si dovrà decidere se chiudere definitivamente la questione giudiziaria con l’archiviazione della pratica o eventuali rinvii a giudizio.

Le accuse ipotizzate dalla Procura di Vasto sono di omicidio colposo plurimo aggravato, perché «commesso con la violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro», e disastro colposo riporta (citiamo testualmente) l’autore dell’articolo Gianluca Lettieri.

Gli indagati sono accusati, citiamo sempre da Il Centro, di aver «omesso intervenuti manutentivi per la protezione dei lavoratori», nonostante ne fosse emersa la necessità «da più fatti e documenti e dal verificarsi di incidenti».

Secondo report acquisiti dai carabinieri tra il 2012 e il 2017 (tre anni prima dell’esplosione che ha ucciso i tre operai) sarebbero avvenuti cinque episodi classificati come «quasi incidenti» ovvero che non hanno prodotto danni ma potevano potenzialmente.

«Dovrà essere valutata una soluzione impiantistica migliorativa che elimini l’alimentazione manuale del forno da parte dell’operatore e in generale la presenza dello stesso in prossimità dell’area di carico del forno» riporterebbe il report in relazione all’ultimo «quasi incidente».

Di questi episodi, secondo quanto riporta Lettieri, non vi sarebbe traccia « nei verbali delle commissioni ispettive e nel Documento di valutazione dei rischi, ovvero il prospetto che racchiude le misure di prevenzione per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro».

Quanto riportato negli articoli del quotidiano si aggiungerebbe a quanto sollevato negli esposti inviati da Augusto De Sanctis (Forum H2O) e Maurizio Acerbo (segretario nazionale di Rifondazione Comunista). Dopo la presentazione dell’esposto, riportammo in un nostro articolo del 4 maggio 2021, Acerbo inviò un comunicato dal titolo «Verificare le autorizzazioni ambientali in possesso della Ditta e il rispetto degli adempimenti in materia di incidenti rilevanti». Nulla più nulla meno. Questo accadde dopo la pubblicazione del comunicato su facebook (analoghe accuse di speculare e attacchi simili arrivarono anche contro Augusto De Sanctis).

https://www.wordnews.it/a-dicembre-esplosione-in-stabilimento-a-rischio-incidente-rilevante-uccise-tre-operai

Speculazioni gli esposti alla magistratura, ripetuti in questi mesi soprattutto da alcuni sindacalisti su bacheche facebook personali e di svariati organi di stampa locali, si sono aggiunti commenti a dir poco durissimi. La massima tensione e protesta di questi quattro mesi. […]le direttive Seveso che sono diventate persone fisiche e un nutrito crescendo di attacchi […]

In attesa delle decisioni del tribunale quasi due anni dopo c’è quanto scrive nero su bianco la Procura della Repubblica di Vasto, le contestazioni su «abusi edilizi» e altre normative (riportiamo da quanto scritto nei due articoli de Il Centro). Questo il comunicato inviato dopo la pubblicazione del primo articolo dallo stesso Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista - Sinistra Europea, coordinamento di Unione Popolare.

Esplodenti Sabino, 10 indagati. Indagini confermano nostro esposto

Dopo circa un mese dall'esplosione del 21 dicembre 2020 che causò la morte di tre operai alla Esplodenti Sabino presentai un corposo esposto alla Procura della Repubblica di Vasto per segnalare una serie di incongruenze sulle autorizzazioni ambientali e sugli adempimenti in materia di sicurezza. Analoga iniziativa fu assunta da Augusto De Sanctis del Forum H2O.

Da quel che leggiamo sugli organi di informazione i nostri rilievi - ricavati dallo studio della documentazione raccolta - escono confermati dall'inchiesta del procuratore Giampiero Di Florio che ha firmato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari individuando dieci indagati per accusati di omicidio colposo plurimo aggravato, in quanto “commesso con la violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro”, e disastro colposo.

La cosa più grave è però che uno stabilimento che era classificato ad alto rischio sulla base della Direttiva Seveso non sia stato attenzionato dalle autorità competenti nel corso degli anni. Sui siti del comune di Casalbordino e della Prefettura di Chieti non era neanche pubblicato il Piano di Emergenza esterna come imporrebbe la normativa vigente.

Solo una costante attività di vigilanza e prevenzione può consentire di prevenire incidenti gravi. E' necessaria anche l'introduzione nel codice penale del reato di omicidio e lesioni sul lavoro con pene dai 10 e 18 anni perché non è accettabile che non si rispettino le norme di sicurezza sul lavoro neanche negli impianti a rischio di incidente rilevante (Direttiva Seveso).

In questo comunicato si fa riferimento alle pubblicazioni sul web dei Piani di Emergenza Esterna. Questione sollevata dallo stesso Acerbo dopo l’esplosione di due anni fa alla Esplodenti Sabino e al centro di vari nostri articoli. Questo il nostro ultimo articolo del 17 agosto 2022.

Piani emergenza esterna, pubblicazioni web ferme a 13 anni e 10 mesi fa

Quasi 9 mesi dopo il nostro ultimo articolo sul sito della prefettura teatina la sezione dedicata risulta ancora aggiornata all’ottobre 2008.

https://www.wordnews.it/piani-emergenza-esterna-che-fine-ha-fatto-la-documentazione  

 

I NOSTRI PRECEDENTI ARTICOLI

«Situazione drammatica», tre operai morti a Casalbordino dopo esplosione in fabbrica

https://www.wordnews.it/situazione-drammatica-undici-anni-fa-lultima-precedente-grave-esplosione

Casalbordino. Esplosione in fabbrica, l’ultimo grave precedente undici anni fa

https://www.wordnews.it/casalbordino-esplosione-in-fabbrica-lultimo-grave-precedente-undici-anni-fa

Prefettura sospende licenza all’impianto dell’esplosione, Procura si oppone a incidente probatorio

https://www.wordnews.it/prefettura-sospende-licenza-allimpianto-dellesplosione-procura-si-oppone-a-incidente-probatorio

Grippa: «ci sono tanti interrogativi»

https://www.wordnews.it/grippa-ci-sono-tanti-interrogativi

A dicembre l'esplosione in uno «stabilimento a rischio incidente rilevante» che uccise tre operai

https://www.wordnews.it/a-dicembre-esplosione-in-stabilimento-a-rischio-incidente-rilevante-uccise-tre-operai

Esplosione di Natale che uccise 3 operai, stabilimento ancora sotto sequestro e futuro incerto

https://www.wordnews.it/esplosione-di-natale-che-uccise-3-operai-stabilimento-ancora-sotto-sequestro-e-futuro-incerto

Esplosione che uccise tre operai: nuovo no al dissequestro per «delicatezza delle indagini»

https://www.wordnews.it/esplosione-che-uccise-tre-operai-nuovo-no-al-dissequestro-per-delicatezza-delle-indagini

«Progetto senza fondamentali informazioni ambientali e pieno di omissis»

https://www.wordnews.it/progetto-senza-fondamentali-informazioni-ambientali-e-pieno-di-omissis