Fortunato Di Noto: «L'abuso sui minori, la pedofilia e la pedopornografia sono un problema immenso»

Fondatore e presidente Meter: «La denuncia salva le vittime, interrompe l'abominio dell'abuso; il piano preventivo e fondamentale, dal poco bisogna fare di più e meglio, non basta una fiaccolata di solidarietà (ci può anche stare bene), gli abusi sistemici esistono perché non abbiamo scardinato la subcultura del posso fare quello che voglio».

Fortunato Di Noto: «L'abuso sui minori, la pedofilia e la pedopornografia sono un problema immenso»

Le ultime settimane di cronaca hanno riportato notizie di stupri e violenze ripetute, abusi commessi da branchi di giovanissimi (anche minorenni) e persino in famiglia. Eravamo un «branco di cani» sopra una «gatta», violenze come se ne vedono «solo nei video porno» a Palermo.

A Monreale un drammatico quadro di abusi pedofili in famiglia.

Sono vicende che dovrebbero interrogare le coscienze, imporre l’impegno di tutti contro le terribili piaghe criminali degli abusi sessuali, della pedofilia, della pedopornografia, il dilagare violento della pornografia. In queste settimane don Fortunato Di Noto, fondatore e presidente di Meter, che da decenni denuncia e combatte pedofilia e pedopornografia ed è impegnato nella difesa dei più indifesi e piccoli della società, ha cercato di scuotere le coscienze, è tornato a raccontare la sua testimonianza e rilanciato il grido di chiamata che deve tutti imporci di opporci, denunciare, combattere questi crimini terribili.

«La denuncia salva le vittime, interrompe l'abominio dell'abuso; il piano preventivo e fondamentale, dal poco bisogna fare di più e meglio – ha sottolineato don Fortunato dopo la notizia degli abusi familiari a Monreale - non basta una fiaccolata di solidarietà (ci può anche stare bene), gli abusi sistemici esistono perché non abbiamo scardinato la subcultura del 'posso fare quello che voglio'» esprimendo «vicinanza alle vittime e, credetemi, soffro per loro, motivo di continuare a lottare per la dignità e protezione, con Meter, verso i piccoli, deboli e vulnerabili».

«Caivano. A 13 anni violentate da sei adolescenti. Palermo. 7 giovani, tra cui un minorenne stuprano una ragazza 19enne e realizzano video, con l'ipotesi della vendita del filmato sulla violenza di gruppo. Come l'esponente di CL nei confronti di una ragazzina.  Sono solo quello che emerge, dove, giustamente, le cronache raccontano con minuziose attenzioni – ha scritto sui social il 26 agosto il fondatore di Meter - in questo contesto (non ne parlerà nessuno.....) le segnalazioni di Meter con ingente materiale pedopornografico e migliaia di bambini, adolescenti e giovani, coinvolti a chi può interessare».

«Stanchi di dire le cose come stanno: drammatica deriva esistenziale e con componenti di azioni che possiamo definire, criminali: atti contro la dignità umana dove non dovrebbero esserci dei distinguo, eppure ci sono e li manifestano – ha aggiunto il presidente di Meter - non è anche questa una guerra? Dove ci viene ucciso e segnato per la vita, sono i più deboli, fragili e vulnerabili».

«Apparentemente molti siamo scesi in campo a loro difesa.... ma appare la debolezza degli interventi a breve e lungo termini – ha concluso don Fortunato - debolezza sommersa dalla forza della violenza, dalla banalità del male che ha il potere di distruggere.Quanta violenza che spesso viene giustificata, quasi normalizzata.Da tempo, molto facciamo la nostra 'debole' azione, ma con tutte le forze ci siamo, pur non riuscendo a fare il tutto bene, nel mare magnum del male. Mi sento vicino alle vittime e so che non basta, ma si inizia così un cambiamento».

«L'abuso sui minori, la pedofilia e la pedopornografia sono un problema immenso. In ogni ambito della società e nella Chiesa – ha denunciato don Fortunato a fine agosto - ho scommesso, con quel poco che ho, di fare il possibile per impegnarmi contro questi abomini. Credo che si possa realizzare un sogno contro ogni forma di violenza sui piccoli, i fragili. Una possibilità che cerca di dare credito al Regno di Dio. È sempre meglio fare che non fare nell'orizzonte del Regno, del Vangelo». I report di Meter, che «da oltre 30 anni si occupa della tutela dei bambini», fanno emergere che «il sistema di scambio di materiale pedopornografico, si è modificato. Infatti attualmente i pedofili usano le cartelle compresse condivise e vendute nella massima privacy nelle piattaforme di file hosting. Non è possibile avere contezza del materiale in esse contenuto. La pedofilia è un crimine organizzato che guadagna a scapito di bambini innocenti» ha sottolineato Fortunato Di Noto in queste settimane.