Giornata mondiale contro il bullismo: la testimonianza di Alessia

CONTRO LA VIOLENZA E L'IGNORANZA. «Solo crescendo ho capito che, in realtà, non avevo nessuna colpa, semplicemente viviamo in una società fatta di stereotipi, una società in cui l’apparire è più importante dell’essere e se solo provi ad essere diverso, agli occhi degli altri, sei un errore. Non a caso si dice che andare controcorrente è un privilegio per i più coraggiosi.»

Giornata mondiale contro il bullismo: la testimonianza di Alessia

Stare qui a condividere con tutti voi la mia esperienza non è facile, perché parlandone mi tornano in mente le lacrime che versavo puntualmente alle otto del mattino per il timore di entrare a scuola, le parole taglienti con la stessa voce di chi me ne diceva, le prese in giro susseguite dalle risate alle mie spalle, l’arroganza che non sono mai riuscita a fronteggiare per la mia debolezza interiore.

 

Il momento peggiore della giornata era quello dell’intervallo, quando suonava quella maledetta campanella terminava la lezione, ma iniziava il mio incubo.

 

L’angolo in fondo alla classe era sempre il mio, mi sedevo lì durante la ricreazione ed osservavo gli altri bambini che giocavano e che per la maggior parte del tempo si divertivano tra loro deridendomi. Io nel frattempo pensavo a come fosse possibile sentirsi così soli tra tante persone e di come queste ultime mi avessero fatta sentire sbagliata per qualche chilo di troppo.

 

Ed arrivai ad odiarmi anche io stessa, pensavo: "Ma se tutti si comportano così con me, probabilmente sono io il problema?!". Quei segni che mi porto sulla pelle sono la testimonianza di quanto mi sentivo in colpa di essere quella che ero…

Avrei preferito sparire per sempre pur di non subire più tutto quello schifo che sembrava non finire mai.

 

Solo crescendo ho capito che, in realtà, non avevo nessuna colpa, semplicemente viviamo in una società fatta di stereotipi, una società in cui l’apparire è più importante dell’essere e se solo provi ad essere diverso, agli occhi degli altri, sei un errore.

Non a caso si dice che andare controcorrente è un privilegio per i più coraggiosi.

 

Ho capito, inoltre, che "quello per cui veniamo ridicolizzati, è proprio ciò che ci rende unici ed inimitabili". Non è giusto diventare quelli che non siamo per piacere alla massa e per la paura di essere giudicati.

 

Bisogna essere se stessi sempre, anche con i difetti, perché nessuno è perfetto e perché chi ci vuole bene ci accetta per come siamo. E così questa è stata la realtà che ho vissuto per anni e che non voglio dimenticare per quanto avesse potuto ferirmi, perché ha fatto sì che io trasformassi i miei punti deboli in punti di forza.

Ora ho la pelle più spessa, cosa fondamentale per affrontare la vita giorno dopo giorno.

 

Ciò che non uccide, infatti, fortifica!

 

Alessia Belgianni