Hammamet: i conti non tornano

La forza del film è sicuramente l’interpretazione di Pierfrancesco Favino.

Hammamet: i conti non tornano

Non vi è dubbio che Tolo Tolo ha superato ogni previsione d’incasso e discussione. Non parlerò di questo. Ho visto il film e ho lette le numerose recensioni a cui non voglio aderire con la mia, nonostante lo ritengo un film intelligente con un finale discutibile. Oggi vorrei parlare invece di un’altra pellicola del cinema italiano: Hammamet di Gianni Amelio e che evoca, immancabilmente per l’argomento che tratta, un altro tipo di discussione. Due film a confronto quindi, due dibattiti aperti.

La forza di Hammamet è sicuramente l’interpretazione di Pierfrancesco Favino. Un Bettino Craxi in eccellenza, talmente ben studiato che diventa autentico ed “identico”. La somiglianza con il politico è dovuta al grande contributo dell’ottimo lavoro di trucco del prosthetic make‐up designer Andrea Leanza, ma ciò che colpisce di più sono soprattutto la tonalità della voce, le pause, gli sguardi e ogni minimo dettaglio con cui l’attore si muove sullo schermo.

In Hammamet Craxi ammette i propri sbagli politici, sottolineando a tempo stesso la sua convinzione ed opinione. Poi i riflettori si dirigono verso il Craxi umano e su un periodo che si conclude con la sua dipartita. Viene da chiedersi come avrà vissuto quest’uomo negli ultimi mesi della sua vita in una terra arida, lontano dall’Italia, dovendo affrontare gravi malattie che lo hanno logorato. Non si tratta di provare compassione verso la figura realmente esistita, ma di nutrire una sana curiosità verso un passato che fa parte della nostra storia, nel bene e nel male. Una sceneggiatura ben fatta e ben costruita, scritta a quattro mani da Gianni Amelio e Alberto Taraglio, che racconta i rapporti con i figli, con la famiglia, con il partito e con se stesso in cui splende la recitazione da Oscar di Pierfrancesco Favino che commuove per la sua bravura ed immensa professionalità.

Un film da vedere senza pregiudizi politici, perché non servono e rischierebbero solamente di togliere l’attenzione da un vero capolavoro Italiano. Da visionare invece con la mente libera e una profonda concentrazione per catturare e memorizzare la perfezione cinematografica.

Cast:

Pierfrancesco Favino, Livia Rossi, Alberto Paradossi, Silvia Cohen, Roberto De Francesco, Omero Antonutti (alla sua ultima apparizione), Giuseppe Cederna, Renato Carpentieri, Claudia Gerini.