I cattivi maestri

L'OPINIONE. «Ogni forma di devianza e di disordine sociale è anche frutto di un contesto complessivo privo di etica individuale e collettiva».

I cattivi maestri


Dopo le notizie dei telegiornali serali, sempre più sconfortanti sotto diversi aspetti, ho sentito l'esigenza di rileggere l'articolo 54 della Costituzione Italiana: "Tutti i cittadini hanno il DOVERE di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.

I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il DOVERE di adempierle con DISCIPLINA ed ONORE, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge".

Domanda: quanti sono i cittadini, i pubblici funzionari, gli esercenti i servizi di pubblica utilità, gli amministratori e i politici in genere, che osservano con assoluto rispetto e senza alcuna deroga questo articolo?

La mia ormai lunga esperienza di vita in politica, nella professione e nella società civile mi induce a conclusioni disarmanti. In tutte le categorie ho incontrato disonesti, corrotti, mistificatori, arroganti, pusillanimi, mafiosi di tutte le risme, e continuo a incontrarli.

Nei limiti delle mie forze li ho sempre denunciati e continuerò a farlo, anche se ciò ha avuto ed ha un costo, che vale la pena di accettare perché preserva due requisiti che reputo fondamentali: la COERENZA ad alcuni Valori e la DIGNITÀ personale.

Ogni forma di devianza e di disordine sociale è anche frutto di un contesto complessivo privo di etica individuale e collettiva.

Le nuove generazioni sono disorientate perché attorno a loro vi sono troppi "cattivi maestri". Abbiamo il dovere morale di impegnarci affinché aumenti il numero di quelli "buoni"!