«I diritti vanno assicurati e non elemosinati»

L’intervento di Angsa Molise: «abbiamo cercato di svegliare le istituzioni molisane» ed «è arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti», «un ringraziamento ai fratelli abruzzesi ed in particolare al presidente dell'associazione Asperger Abruzzo, Marie Helene Benedetti, per la schiettezza, la disponibilità e la sensibilità dimostrata». Benedetti: « Nei nostri buoni propositi per il 2024 c'è un Molise che si riprenderà i propri diritti sanitari. Angsa Molise, Asperger Abruzzo c’è».

«I diritti vanno assicurati e non elemosinati»

«L’operazione è perfettamente riuscita ma il paziente purtroppo non ce l’ha fatta». Migliaia almeno, se non milioni di persone, si sono sentite dire questa frase nella loro vita. Dopo una tragedia, una malattia, una disgrazia che ha colpito un loro caro. Una frase carica d’angoscia e disperazione da parte di chi ha lottato e si è impegnato per salvare una vita ma purtroppo invano. Questa frase non viene detta ma risuona forte e tonante nel desolante scenario della sanità in tanti troppi ambiti. Segnati dal pascolare delle campagne elettorali permanenti (e i pascolanti per natura ci scusino se ricorriamo al paragone), delle passerelle e degli annunci roboanti.

 

Parole parole parole (con questa canzone i Jalisse hanno vinto una volta Sanremo ma poi hanno collezionato il record di rifiuti alla partecipazione, figurarsi lì dove dovrebbe imperare il “bene pubblico” se dovrebbe esserci…) con annunci di grandi successi, ospedali che sembrano astronavi che Star Wars e Star Trek scansatevi, macchinari sempre più all’avanguardia così in abbondanza che si dovrebbero costruire nuovi nosocomi solo per parcheggiarli tutti, strutture così belle ma così belle che pure all’altro (capo del) mondo si stanno ammalando solo per farsi curare qui.

 

Queste le parole. Poi ci sono malati, fragili, anziani e bambini che sono costretti ai “viaggi della speranza”, che nulla hanno di speranza e hanno solo l’odore della disperazione e dell’angoscia, pazienti costretti a tornare a casa perché non è possibile eseguire un esame o costretti ad un’odissea anche solo per avere un referto (abbiamo riportato testimonianze dalla provincia di Chieti l’anno scorso) e tanto, troppo altro. Ieri abbiamo pubblicato la riflessione di Marie Helene Benedetti, Presidente di Asperger Abruzzo, sulla situazione molisana scaturita dal terribile incidente in cui il mese scorso ha perso la vita un bambino di 13 anni che stava tornando dalle cure in Abruzzo. Riportiamo la risposta di ringraziamento di Angsa Molise, una forte testimonianza di quel che accade nel Molise, e la commozione della stessa Marie Helene nel leggere le loro parole e l’impegno di entrambe ad unire le forze, ad impegnarsi in sinergia per ottenere e difendere diritti sacrosanti.   

 

In questi anni abbiamo cercato di "svegliare" le istituzioni Molisane senza riuscirci... le nostre "armi" sono state l'educazione, la diplomazia, il rispetto dei ruoli, il metterci a nudo, con tutte le nostre fragilità e difficoltà, ma non è servito a nulla ... nulla è cambiato se non addirittura peggiorato.

Avevamo richiesto il diritto all'apertura di un tavolo tecnico ma, ad oggi, non ci è stato concesso.

A questo punto, nonostante questo significhi andare contro i nostri principi, non ci resta che agire con forza, rumore ... mettendo in campo tutta la nostra determinazione affinché qualcosa inizi a cambiare e per questo abbiamo bisogno di tutti voi ... di tutto il mondo delle associazioni del terzo settore che si occupano di autismo e di disabilità in generale per far capire che esistiamo e, soprattutto, che i diritti vanno assicurati e non certo elemosinati.

 

Noi non abbiamo bisogno di pietismo ma di attivismo da parte di tutti, nessuno escluso.

È arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti …

 

Un ringraziamento ai fratelli abruzzesi ed in particolare al presidente dell'associazione Asperger Abruzzo, Marie Helene Benedetti, per la schiettezza, la disponibilità e la sensibilità dimostrata.

 

Angsa Molise

 

Ho letto questo articolo con addosso la pelle d'oca, quando le associazioni si uniscono è sintomo che tutto sta andando molto male, che la misura è colma e che peggio di così non può andare.... ma è dalle ceneri che si risorge e insieme possiamo.

Vi sosterremo con tutte le nostre forze fino a quando sarete in grado di andare da soli, forti di conoscenza, leggi e diritti.

Nei nostri buoni propositi per il 2024 c'è un Molise che si riprenderà i propri diritti sanitari. Angsa Molise, Asperger Abruzzo c’è.

 

Marie Helene Benedetti