I furbetti della politica

«Questo è il Paese di coloro che si ritengono furbi, e tentano sempre di approfittare di qualsiasi occasione, anche per ottenere ciò che non spetta o che, in ogni caso, è moralmente disdicevole.»

I furbetti della politica
Ph Ilmanifesto.it

La vicenda dei 5 parlamentari che hanno richiesto e ottenuto il bonus di seicento euro per marzo ed aprile, e di mille a maggio, consente una riflessione più ampia.

Questo è il Paese di coloro che si ritengono furbi, e tentano sempre di approfittare di qualsiasi occasione, anche per ottenere ciò che non spetta o che, in ogni caso, è moralmente disdicevole.

È il Paese del privilegio e del favore, spesso ostentati come segno di potere, di stato sociale.
È il Paese del reddito di cittadinanza, percepito illegalmente da vaste categorie di persone: lavoratori in nero, spacciatori di droga, mafiosi.
È il Paese dei "furbetti del cartellino", che quando si tratta di parlamentari vengono chiamati "pianisti".
È il Paese della illegalità diffusa e trasversale.
È il Paese nel quale l'etica personale e pubblica è assolutamente residuale.
È il Paese nel quale la bassa qualità della rappresentanza politica è speculare alla bassa qualità dei rappresentati.

Pertanto, molti di coloro che oggi si stracciano le vesti e fanno i puri guardino a casa propria e tacciano. 

E lascino la indignazione solo agli onesti che, fortunatamente, ancora ci sono.
Pochi, forse, ma ci sono.