I pieni poteri affidati allo sGovernatore del Molise

SANITA’. Quali saranno le prossime mosse per risollevare la sanità pubblica? Continuerete a svenderla? La pandemia, gestita alla “grande” dall’immenso sGovernatore Toma, avrà insegnato qualcosa? Il diritto alla salute è ancora un diritto per i cittadini o una mera ruota della fortuna? Ci saranno nuovi concorsi? Che fine farà il centro Covid? Come sarà riorganizzata la rete ospedaliera pubblica? Sarà potenziata l’assistenza territoriale?

I pieni poteri affidati allo sGovernatore del Molise
Donato Toma, sGovernatore del Molise per grazia ricevuta.

Non sono le idee che mi spaventano, ma le facce che rappresentano queste idee.

Leo Longanesi

 

MOLISE. Donato Toma, il peggiore presidente tra i presidenti della Regione Molise (addirittura ha superato il distruttivo Michele Iorio e l’imprenditore spiacevolmente “prestato” alla politica Paolo Di Laura Frattura), ha aggiunto alle sue attuali cariche la più prestigiosa. Finalmente (una nuova iattura per i molisani) è diventato, nientepopodimenoche, il Commissario della disastrata sanità pubblica regionale. Distrutta da una politica arrivista, senza scrupoli e programmata scientificamente per avvantaggiare quella privata. In questi anni i soldi sono stati tolti ai “poveri” per essere assegnati ai “ricchi”. Il pubblico è stato depotenziato per rafforzare il privato. Nel menefreghismo generale. Il business aziendale è troppo succulento per pensare soltanto alla salute dei cittadini. E tra le macerie, dopo commissariamenti decennali, accuse, denunce, recriminazioni, slogan, propaganda, dal cilindro è sbucato Toma con la sua chitarra e il suo sorriso rassicurante. Come quei pupazzi con la molla che escono all’improvviso dalla scatola di latta.

Ora i molisani sono veramente in buone mani. Era ora. Il presidente (sGovernatore) della Giunta regionale, capo della Protezione Civile e Commissario alla ricostruzione ha incassato un nuovo successo. Ha già dimostrato le sue (in)capacità su tutti i fronti. Un fiasco dietro l’altro. Il Molise, finalmente, ritornerà ai vecchi fasti. Molisani, siate orgogliosi del vostro presidentissimo. Non vi deluderà. E voi, elettori, continuate ad affidarvi a questa bella gente. Sono loro e solo loro i veri salvatori. I Capitani coraggiosi.

Quali saranno le prossime mosse per risollevare la sanità pubblica? Continuerete a svenderla? La pandemia, gestita alla grande dall’immenso sGovernatore presidente Toma, avrà insegnato qualcosa? Il diritto alla salute è ancora un diritto per i cittadini o una mera ruota della fortuna? Ci saranno nuovi concorsi? Che fine farà il centro Covid? Come sarà riorganizzata la rete ospedaliera pubblica? Sarà potenziata l’assistenza territoriale?

Tutte domande inutili per un’amministrazione (politicamente) inutile che, in tutti questi anni, ha dimostrato la sua inutilità.

Il problema non sta nelle cariche politiche o nella politica (che, oltretutto, è “bellissima”). Il problema sono gli amministratori (eletti) della cosa pubblica che non sono affatto affidabili.

Una soluzione ci sarebbe, l’unica alternativa a tutto questo sfascio: azzeramento immediato dell’attuale amministrazione regionale, inibizione perpetua per tutti gli eletti, ritorno alle elezioni. Solo con un drastico ricambio sarà possibile immaginare un nuovo corso per lo sfortunato Molise. Ma tutto ciò potrebbe non bastare.

Sarà necessaria una coscienza civica ben sviluppata da parte degli elettori: dovranno decidere se continuare a votare a cazzo (per i propri interessi) o se cominciare a scegliere una nuova classe dirigente degna di questo nome.

Tocca a voi assumere il comando, elettori molisani.

Per adesso, in attesa di tempi migliori, accogliamo con un bel pernacchio il nuovo incarico affidato al peggiore degli sGovernatori di questa bellissima Regione.         

 

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