I profughi di guerra sono tutti uguali

ACCOGLIENZA. L'ipocrisia, legata anche ai cattivi esempi di chi indegnamente governa questo Paese, non si ferma davanti a nulla.

I profughi di guerra sono tutti uguali

«...che c'entrano qui i bambini? Rispondimi, per favore. È del tutto incomprensibile il motivo per cui dovrebbero soffrire anche loro e perché tocca pure a loro comprare l'armonia con le sofferenze. Perché anch'essi dovrebbero costituire il materiale per concimare l'armonia futura di qualcun altro? La solidarietà fra gli uomini nel peccato la capisco, capisco la solidarietà nella giusta punizione, ma con i bambini non ci può essere solidarietà nel peccato, e se è vero che essi devono condividere la responsabilità di tutti i misfatti compiuti dai loro padri, allora io dico che una tale verità non è di questo mondo e io non la capisco.»

Fëdor Dostoevskij, I fratelli Karamàzov

 

Innumerevoli guerre, innumerevoli conflitti. Secondo il portale Guerre nel mondo sono quasi 900 i conflitti in corso. Per la precisione 869 (tra milizie, guerriglieri e gruppi terroristi, separatisti e anarchici coinvolti): in Africa, in Asia, in Europa, in Medio Oriente e nelle Americhe.

In totale sono 70 gli Stati coinvolti.   

Crisis Group, nel suo rapporto annuale, aveva indicato, qualche mese fa, i dieci conflitti da tenere d'occhio nell'anno in corso.

Ecco gli Stati indicati: Ucraina, Etiopia, Afghanistan, Stati Uniti e Cina, Itran contro Stati Uniti, Yemen, Israele e Palestina, Haiti, Birmania, militanza islamista in Africa.

I conflitti sono tutti uguali. Le guerre sono tutte uguali. Tutte devono attrarre la nostra attenzione per il perseguimento della Pace.

Il falso criterio della distanza non serve a niente e a nessuno.   

I punti critici più pericolosi di oggi, che siano l'Ucraina, Taiwan o gli scontri con l'Iran, riguardano in qualche modo il mondo che lotta per un nuovo equilibrio. La disfunzione negli Stati Uniti difficilmente aiuta. Una delicata transizione del potere globale richiede freddezza e prevedibilità, non elezioni complicate e oscillazioni politiche da un'amministrazione all'altra.

Pubblicazione annuale di Crisis Group "10 Conflitti da tenere d'occhio nel 2022"

 

Quali differenze, ad esempio, tra la guerra in Siria e la guerra in Ucraina?

I civili sono tutti uguali, i bambini (e le donne) sono tutti uguali. Allora perchè si continua a ragionare a corrente alternata? Perchè si deve fare una differenza tra i profughi di una guerra e i profughi di un'altra guerra?

Le guerre fanno tutte schifo. I guerrafondai fanno tutti schifo. 

Siamo immersi nella totale ipocrisia. Da parte di chi ignora consapevolmente le differenze. Da parte di chi, eletto in questo nostro Paese, continua ad arrampicarsi sugli specchi, per tutte le cazzate raccontate in passato. I nodi sono arrivati al pettine.

Ieri il criminale Putin (che non ha nulla di meno in confronto agli altri criminali di altre Nazioni - e organizzazioni atlantiche - che continuiamo a definire "civili") era trattato come uno statista (buono, bravo e bello), omaggiato da (quasi) tutti. Oggi lo zar russo è un criminale per tutti. Ovviamente, anche per noi. Criminale e stronzo. 

Vediamone alcune di queste foto per rinfrescare la corta memoria:

Molti di questi "Idioti" (un'altra vicenda vergognosa ha interessato la cultura russa e uno dei più grandi autori come Fedor Dostoevskij) si sono fatti fotografare con Putin, lo hanno cercato, lo hanno lodato. Ovviamente non solo quei due che abbiamo visto nelle foto. Ma anche altri leader italiani, europei e mondiali.

Ed ora? Non sanno più cosa dire. Continuano a parlare per "spot". A raccontare le solite cazzate. E non vengono più ascoltati da nessuno. Gli "Idioti" (sempre per ricordare il maestro russo. Ma, a proprosito, cosa c'entra la cultura con le decisioni di uomini "folli" e senza scrupoli? Altra idiozia di questo pazzoide mondo) sono nudi.

Però continuano a fare danni. 

La politica dei tweet non serve a nulla. Solo mera e pericolosa propaganda. I fatti dicono altro.

Lo ripetiamo, ancora una volta: i bambini sono tutti uguali.

Chi ha mosso un dito per il bambino, non aveva nemmeno due anni, lasciato morire di freddo in una foresta ai confini con la Polonia? I genitori non hanno potuto fare nulla, le organizzazioni umanitarie non hanno potuto soccorrerlo.

E l'Europa dei popoli?

Per rifornire le armi è pronta e per salvare le vite umane? 

Quanti migranti (profughi) sono stati lasciati al freddo e al gelo? Sono stati presi a calci nel culo, aggrediti, scacciati dall'esercito polacco. Esistono i filmati di questa vergogna. 

«Seguo le tragiche notizie dal confine tra Polonia e Bielorussia dove un bambino di un anno è stato trovato senza vita nella foresta. E' straziante vedere un bambino morire di freddo alle porte d'Europa. Lo sfruttamento dei migranti e dei richiedenti asilo deve cessare, la disumanità deve cessare».

Ph Ansa.it

Queste parole da chi sono state pronunciate? Questa presa di posizione è dell'ex presidente del parlamento europeo, David Sassoli. Invece di piangere ipocritamente la sua morte leggete e imparate a memoria le sue parole. Ipocriti.

E il bambino morto nel Mediterraneo con le pagelle di scuola strette tra le sue manine?

E il bambino morto su una spiaggia turca

Cosa è successo e cosa succede alle frontiere della "civile" Europa?  

Quanti bambini stanno soffrendo le maledette guerre di questi criminali?

E allora, diciamolo con forza. Ancora una volta. I bambini sono tutti uguali. Bisogna salvare i bambini ucraini ma non dobbiamo dimenticare tutti i bambini abbandonati da un mondo ipocrita e cattivo. 

Servono le azioni concrete. Le belle parole riservatele alle vostre sporche anime. 

Ecco la foto di Aylan, il bimbo siriano morto sulla spiaggia. Guardiamola questa foto, stampiamola nelle nostre menti.

Questo scempio non deve più accadere. 

 

 

 

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