IL DOVERE DI REAGIRE

L'OPINIONE. «Ci hanno portato in un'economia di guerra senza dichiarare ufficialmente guerra.»

IL DOVERE DI REAGIRE

Si è andati a creare le condizioni perché la Russia reagisse, quando più volte aveva avvertito l'occidente di fermarsi. Si è scelto di sacrificare il popolo ucraino in questo gioco di potere. Ma anche un'Europa inconsistente nella sua essenza politica, non è stata capace di avere una sua autonomia ed è stata trascinata dalla volontà USA.

In questo riassetto dei poteri mondiali è proprio sicuro che dobbiamo essere il cagnolino tenuto al guinzaglio degli USA? O dovremmo cercare di costruire qualcosa di nuovo ed autonomo?

Quando si iniziò il discorso per un'Europa unita, visti i risultati, Altiero Spinelli paragonò questi a quelli ottenuti dal "vecchio ed il mare" di Hemingway. Dopo una lotta furibonda pescò un grande pesce. Ma nel ritorno verso riva questo fu mangiato dai pescecani ed a terra arrivò solo la lisca.

Consigliava, allora, di ritornare in mare per riprendere un cammino che aveva riportato risultati scarsi. Forse è il momento di riprendere il mare e di costruire una vera Europa unita in un mondo che, ormai, non è più unipolare.

Stiamo investendo in armamenti, sotto dettatura del centro dell'impero e ci avviciniamo sempre più palesemente alla terza guerra mondiale che non potrà che essere distruttiva per tutti.

Nel frattempo soffriamo per crisi energetica, inflazione, con aumento della povertà assoluta, della povertà relativa, con i soliti che accumulano sempre più ricchezza nelle loro mani.

Sorge anche un dubbio che tutto questo venga ricercato come shock economico, insieme alla gestione della pandemia ed alla crisi bancaria del 2008, proprio per destrutturare le democrazie e concentrare ricchezza.

Il pensiero neoliberista è in profonda crisi e, per sopravvivere, ci può portare verso drammi immensi.

Ripeto, urge un'antitesi al pensiero unico neoliberista per trovare altre prospettive che ci allontanino dall'autodistruzione di specie e che possano dare risposte agli enormi problemi ecologici e demografici.

Non possiamo essere solo travolti dagli eventi, con il corredo di un'informazione schiacciata sulla volontà dei potenti.

Abbiamo il dovere di reagire.

 

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