Il dramma di Bennardo in una lettera aperta

IL GRIDO D'AIUTO. «Giorni fa un mio carissimo amico artigiano si è suicidato, portato alla esasperazione. Rifiutato dalla societa, isolato, deriso.»

Il dramma di Bennardo in una lettera aperta

Riceviamo e pubblichiamo integralmente la lettera di Bennardo Mario Raimondi:

«Da quasi 45 anni sono stato l'unico artigiano in Sicilia che fa vedere, dal vivo, come si fanno a mano le statuette con l'argilla. Ho iniziato nel 1976, forse, per bisogno ma di certo la passione, l'amore per l'arte si sono impadroniti di me.

Ho cercato sempre di valorizzare la nostra arte e cultura, cercando di trasmetterla e coinvolgere i bambini (il nostro futuro). La mia salute con quattro bypass non è piu la stessa. Prendo 295 euro al mese di pensione di invalidità. Come si fa a vivere con 295 euro al mese?

L'ultima mia uscita risale al 6 gennaio, al presepe vivente di Resuttano. Vivo facendo sagre, fiere o, addirittura, vendendo davanti alle chiese. Tutti questi impegni, al momento (ma già da diversi mesi), sono stati sospesi, a causa del virus. Come me, migliaia di famiglie vivono nella disperazione. 

Vi scrivo questa lettera perchè giorni fa un mio carissimo amico artigiano si è suicidato, portato alla esasperazione. Rifiutato dalla societa, isolato, deriso.

Chi puo giudicare questi gesti? Solo DIO può perdonare e capire. Ecco, vi volevo dire: non siate indifferenti al grido disperato di un padre di famiglia. O oggi puo capitare a me, domani a voi. Ma riflettete.

Aiutate anche moralmente, anche con una preghiera. Ma siate presenti, perche è brutto chiedere e ancora di piu essere ignorati.

Grazie! 

N.B.: da settimane cammino con la patente scaduta, perchè non ho i soldi per rinnovarla.

Per AIUTARE Bennardo potete scrivere alla nostra mail: redazione@wordnews.it

 

PER APPROFONDIMENTI:

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