Il massacro ucraini-russi tra putinate e realtà

A tre settimane dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina ovvero della guerra di Putin, l’invasore ovvero l’aspirante zar, genocida in nome di un personale obiettivo recentemente farcito persino delle parole dell’evangelista San Paolo, dichiara al mondo che: “L’operazione speciale sta andando secondo i piani”.

Il massacro ucraini-russi tra putinate e realtà

Una visione molto diversa dalle evidenze sul campo, che invece hanno spinto il Ministero della Difesa britannico a definire l’invasione “sostanzialmente bloccata su tutti i fronti”. Nonostante la schiacciante superiorità (sulla carta) dell’esercito russo, l’Ucraina resiste e il quadro che ne fotografa l’ISPI mette a nudo la realtà del massacro “in comparativa” con gli altri omologhi.

Realtà che fa orrore non  alle coscienze di chi ne ha una e che, a prescindere dagli identitari,  denuncia.

Realtà che fa orrore al mondo della cultura del pianeta e che non esita a condannare, a prescindere dalla nazionalità e sfidando il regime che minaccia sanzioni pecuniarie e corporali.

Convinti che la Cultura solamente può salvare il mondo quasi 4.000 accademici, studenti e laureati della prestigiosa Università Statale di Mosca, la più antica università russa, hanno firmato una lettera in cui si dice "condannano categoricamente la guerra che il nostro paese ha scatenato in Ucraina".

La lettera dice:

Noi, studenti, laureati, insegnanti, personale e laureati della più antica università russa, Università statale di Mosca intitolata a M.V. Lomonosov, condanniamo categoricamente la guerra che il nostro paese ha scatenato in Ucraina.

La Russia e i nostri genitori ci hanno dato un'istruzione forte, il cui vero valore sta nel poter valutare criticamente ciò che accade intorno, soppesare le argomentazioni, ascoltarsi ed essere fedeli alla verità - scientifica e umanistica. Sappiamo chiamare le cose con il loro nome, e non possiamo stare da parte.

Agire per conto della Federazione Russa, che la sua leadership chiama "operazione militare speciale" è guerra, e in questa situazione non c'è spazio per eufemismi o scuse. La guerra è violenza, crudeltà, morte, perdita di persone care, impotenza e paura che non possono essere giustificate da nessun obiettivo. La guerra è l'atto più crudele di disumanizzazione, che come abbiamo studiato tra le mura delle scuole e dell'Università, non dovrebbe mai ripetersi. I valori della vita umana assoluta, l'umanesimo, la diplomazia e la risoluzione pacifica delle contraddizioni, che abbiamo assorbito all'Università, sono stati calpestati e gettati via in un attimo, quando la Russia ha invaso a tradimento il territorio dell'Ucraina. La vita di milioni di ucraini è stata minacciata ogni ora dall'invasione delle forze militari della Federazione Russa in Ucraina.

Esprimiamo il nostro sostegno al popolo ucraino e condanniamo categoricamente la guerra scatenata dalla Russia contro gli ucraini.

Da laureati nella più antica università russa, sappiamo che le perdite inflitte nei sei giorni di una guerra sanguinosa - prima di tutto umana, ma anche sociale, economica, culturale - sono irreparabili. Sappiamo anche che la guerra è una catastrofe umanitaria, ma non possiamo immaginare la profondità della ferita che noi, come popolo russo, stiamo infliggendo al popolo ucraino e a noi stessi in questo momento.

Chiediamo che la leadership russa cessi immediatamente il fuoco, lasci il territorio dello stato sovrano dell'Ucraina e ponga fine a questa vergognosa guerra.

Chiediamo a tutti i cittadini russi che hanno a cuore il suo futuro di unirsi al movimento per la pace.

Siamo contro la guerra!

 

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