«Il rianimatore», il romanzo corale di Antonella Presutti

Ritorna la scrittura preziosa di Antonella Presutti nel romanzo “ Il Rianimatore” per i tipi di Arkadia Edizioni. Opera in cui la sensibilità umana della scrittrice si misura con la complessità dell’esistenza umana.

«Il rianimatore», il romanzo corale di Antonella Presutti

Il romanzo, ambientato in Venezuela, più precisamente a Petare, un sobborgo malfamato di Caracas, si snoda in un groviglio di fatti narrati che manifestano, attraverso il racconto viscerale dell’autrice, la complessità del vivere umano.

Centrale nell’opera è il concetto di “cura”, universalmente riconosciuta come capacità di entrare nell’altro per capirne le necessità, i bisogni.

“Il rianimatore” diventa, dunque, colui che spinge alla vita le piante, raccoglie  la possibilità di incidere, attraverso il recupero di quell’ "anima vegetale", metafora della universalità del sentire umano, la “pietas” , ma anche l’accoglienza e l’amore per le piccole cose che diventano i fondamenti di una visione filosofica della vita.

Nel leggere il libro ci si inoltra nello squallore cupo della vita nel sobborgo venezuelano maledetto, nell’angoscia che del degrado sociale che si traduce nel dramma esistenziale, nel  fluire delle storie personali dei personaggi che diventano la cartina di tornasole della barbaria derivata dalla condizione sociale ed economica di quel luogo e di quel tempo.

Un tempo imprecisato in cui si muovono i fatti con tutto il peso del dramma umano affievolito dalla possibilità di riscatto proprio attraverso l’amore e la “cura” delle piante, accarezzate e che a loro volta accarezzano le vite stanche dei singoli.

Un romanzo corale, un intenso lungo occhio sulla vita umana nel rapporto con le piante, con la natura, con la bellezza  di quell’ecosistema che non può essere disconosciuto e tradito. Un “modus vivendi” che sa di armonia, di sistema, di anellamento della stessa identica espressione di vita.

Le piante, come gli esseri umani, parlano la stessa lingua per chi voglia semplicemente ascoltare e dialogare con l’intero spettro umano delle emozioni universali della vita.

 

Antonella Presutti insegna Italiano e Latino nei Licei. Ha scritto alcuni saggi con Simonetta Tassinari: Un processo carbonaro, Il Molise prima del Molise, La miseria della democrazia e un romanzo, Lascia che spunti il mattino americano alla sua seconda edizione. Con Licia Vigliaridi il pamphlet Il fu Mattia Bazar e con Rossella Gianfagna Lettera agli studenti sulla politica. Ha pubblicato i romanzi Stabat Mater e Nevica poco e male. È in fase di stampa un suo nuovo romanzo. Numerosi contributi e saggi sono inseriti in riviste e pubblicazioni specialisti.