In questo Paese pretendiamo Verità e Giustizia

IN MORTE DEL CAIMANO. «Risulta, oggi, inaccettabile dopo quello che si è già saputo o solo per il sospetto che ci possa essere dell'altro di molto più grave, che si decida di "incensare" come grande uomo di stato con funerali e onorificenze che per veri grandi uomini come Falcone e Borsellino non si sono registrate»

In questo Paese pretendiamo Verità e Giustizia

Non si tratta di odio verso la figura di Berlusconi da morto! Si tratta di voglia e desiderio di verità, quella verità che ci è stata negata rappresentandoci delle realtà che non corrispondono all'evidenza dei fatti.

Oggi vogliamo solo e soltanto la verità su quello che è accaduto in questo paese da sempre con collusioni, come i processi hanno ben rappresentato e non ultimo 'ndrangheta stragista, tenutosi a Reggio Calabria dove il Procuratore Giuseppe Lombardo, a fine processo nella sua requisitoria, ha detto chiaramente che tutte le stragi accadute in questo paese, sono state determinate da volontà di potentati e di partiti ad essi collegati, per incutere terrore nella popolazione come strategia della tensione, per il mantenimento del potere politico di sempre.

Le stragi del '92/'93 hanno avuto lo stesso suddetto scopo per la nascita di una nuova forza politica rappresentata da F.I., per ritrovare quegli equilibri con le mafie dopo il maxi processo instaurato da Falcone e Borsellino che condannò tutti i vertici di mafia per evitare le vendette verso quei politici che da sempre avevano colluso con le mafie.

Per queste stragi, numerosi indizi e depistaggi ci danno la certezza di un duplice "interesse" (uno quello sopracitato), con partecipazione di forze Istituzionali e occulte come Gladio e falange armata, che hanno consentito da un lato un ricatto allo stato da parte di mafia e dall'altro il diffondersi del terrore per l'affermazione di quel partito politico fondato da Silvio Berlusconi e Dell'Utri Marcello che potesse dare la continuazione politica da sempre esistita in questo paese.

Quindi, non si tratta di odio verso la persona ma di quel desiderio di verità, nel nome di tutti i morti innocenti che ci sono stati in questo paese. Risulta, oggi, inaccettabile dopo quello che si è già saputo o solo per il sospetto che ci possa essere dell'altro di molto più grave, che si decida di "incensare" come grande uomo di stato con funerali e onorificenze che per veri grandi uomini come Falcone e Borsellino non si sono registrati.

Potrei testimoniare, come da indagini in corso a contrasto verso la mafia, che già dal '92 i circoli di F.I. che nascevano e che poi contribuirono all'ascesa politica di Berlusconi erano composti da tantissimi appartenenti o vicini alle mafie. Per non parlare di altre indagini come quelle che portarono Dell'Utri in carcere, che confermano tale connubio criminale.

Ora permettetemi di contestare quello che falsamente i media stanno diffondendo sulla figura politica di Berlusconi. Se non ci fosse contrasto a quanto ci vogliono fare intendere, si continuerebbe a fare il gioco di chi vuole che in questo paese nulla cambi, con la perpetuazione di "mafiosi" come i Dell'Utri e i Cuffaro che impongono e dettano le politiche del futuro.

Mario Ravidà

 

 

LEGGI ANCHE:

- Morto Silvio Berlusconi: ora Santo Subito, nel Paese senza memoria e senza vergogna