Inquietudine
La poesia come forza evocatrice nel tracciare il solco della speranza in questi giorni di terribile angoscia per la sopravvivenza dell'uomo e della sua dignità rispetto alla morte .
Nella costante banalità dell’apparire,
costretti ad arrenderci
tendiamo le braccia al domani.
Vaporosi sogni si adagiano
sulle colline della nostra memoria.
Riaffiorano i ricordi bagnati dalle lacrime,
le gioie invase dalla malinconia.
Percorriamo selvagge praterie.
Fiori appassiti in balia della dimenticanza.
Tutto è sovrastato dall’inquietudine
del domani uguale ad oggi.
Non c’è posto per il senzatetto
abbandonato al suo destino,
per la donna dagli occhi
oscurati dalla violenza domestica,
per il vecchio che cerca la mano
del figlio per morire nello spazio
della umana capacità di resistere al distacco.
Esisterà un posto e un tempo
dove incontremo ancora le viole sbocciare,
le braccia stringersi in un abbraccio
che diventerà finalmente sincero.
Tutto quello che prima era normalità,
ora diventa anelito alla normalità.