Insulti e auguri di morte a Gratteri e Maresca

Su alcuni gruppi e pagine facebook apparentemente dedicati ai diritti dei detenuti volgari e squallidi messaggi contro Catello Maresca e Nicola Gratteri.

Insulti e auguri di morte a Gratteri e Maresca
Insulti e auguri di morte a Gratteri e Maresca
Insulti e auguri di morte a Gratteri e Maresca

L’emergenza sanitaria ci ha dimostrato ancora una volta l’importanza del web, tantissimi lavori sono possibili in queste settimane grazie alle moderne frontiere dell’informatica e milioni di persone sono potute rimanere in contatto. Negli ultimi 25 anni il web ha permesso di sostenere campagne solidali, far conoscere quello che accade nel mondo ed è diventato uno strumento importante per associazioni, comitati e movimenti oltre a permettere possibilità prima inesistenti sul fronte della trasparenza pubblica.

Ma c’è l’altra faccia della medaglia: quella del paese sporco, delle peggiori attività umane che ha trovato praterie sconfinate. Anche in queste settimane sono fiorite inutili, se non dannose, catene di sant’Antonio. Tentativi di truffe senza mai dimenticare la presenza di mafiosi e criminali che soprattutto sui social network cercano nuove piazze e occasioni di affari illeciti o nauseante ricerca di consensi. Lo abbiamo già documentato in vari articoli, come riportato il 22 gennaio sono numerosi gruppi, pagine e videogiochi in cui si inneggiano alle mafie, si porta avanti la più squallida propaganda criminale e si ribalta la verità dei fatti arrivando a negare l’esistenza delle mafie come entità criminali, disprezzando magistrati e forze dell’ordine, testimoni di giustizia e collaboratori di giustizia. Definendo i mafiosi vittime innocenti di un regime disumano.

L’assalto ai supermercati a Palermo è stato ideato e fomentato da gruppi whatsapp dove era presente almeno un personaggio riconducibile ad ambienti mafiosi e da un gruppo facebook che appare riconducibile ad una società di contractors, Catello Maresca nell’intervista che ci ha rilasciato nelle scorse settimane ha sottolineato come nel clima di queste settimane ci sono campagne che di fatto rischiano di favorire le organizzazioni criminali. Lo stesso PM anti camorra aveva già posto l’attenzione su manifesti e post su facebook inquietanti che nascosti dietro un’apparente cortina di mobilitazione per i diritti umani lanciano messaggi potenzialmente pericolosi.  

Facendo una rapida ricerca su Facebook abbiamo trovato alcuni di questi gruppi e pagine con post che si presentano come riconducibili a familiari di detenuti, soprattutto calabresi e campani, preoccupati per i propri familiari. Ma l’oggetto principale di questi post è un altro: Nicola Gratteri, il giudice che da anni combatte la ‘ndrangheta e con le sue inchieste sta disarticolando interessi illeciti anche di alto livello, connessioni tra organizzazioni criminali, politici, imprenditori e massoneria.

Un’attività contro cui sono state lanciate campagne di delegittimazione, fango e menzogne inaccettabili – un film già troppe volte visto in Italia da Falcone agli attacchi degli anni scorsi contro i giudici che hanno indagato contro la trattativa Stato-mafia – culminata nelle scorse settimane con i ripetuti attacchi di un quotidiano nazionale che è partito definendo Gratteri anti-democratico e interessato solo alla visibilità mediatica (come già successe a Falcone) e arrivando a imbastire una macchina del fango stravolgendo un acquisto dalla Asl per la tutela della sicurezza personale del magistrato stesso.  

Nella nostra ricerca abbiamo trovato persino un gruppo che si descrive «solo per delinquenti» attivissimo con 60 post al giorno mentre in altri gruppi Gratteri viene addirittura accusato di essere responsabile dei casi di contagio da covid19 nelle carceri o di qualsiasi altro caso di malattie in qualsiasi carcere italiano: un post dell’11 aprile  scrive «un’altro morto sulla coscienza di Gratteri» la morte di un detenuto a Voghera (l’errore di ortografia non è nostro) e in una condivisione il giudice l’autore scrive «sta rovinando tante famiglie. E spero Iddio la faccia pagare a caro prezzo le ingiustizie da lei commesse», anche in questo caso gli errori di italiano non sono nostri.

Su un gruppo, ad inizio aprile gli allarmi di Gratteri su quanto sta accadendo nelle carceri, sulla necessità di giustizia e sui segnali che le organizzazioni criminali stanno sfruttando l’emergenza sanitaria, sono stati definiti incoscienti, nei commenti sono fioriti gli insulti più diversi: «non a dignità pudore perche già che a scelto quel lavoro a una mentalità malata», «maledetto», «e un vero mostro», «inutile persona», «possa la tua anima marcire all’inferno», «merda», «fango umano», «assasino», «è una merda umana assassino», «se ai arrestato qualcuno devi solo ringraziare a quelle merde dei pentiti», «Gratteri itler 2», «pestarlo di botte», «lota schifoso», «pagherai primo o poi cretino», «gratteri soffre di manie di protagonismo», «sei un cornuto figlio di madre e chissà chi padre scurnacchiat ti deve uscire il male incurabile piezz e curnuton», «ti auguro un coronavirus fulminante …ma vai all inferno Bastardo e che tu possa bruciare per l’eternità», «Esseri così non dovrebbero esistere spero che questo virus gli vada a farhli visita con peggiori aggravamenti», «Questo signore a rovinato la Calabria», «io e lui di fronte ..lo prendo a testate», «Stu scem» a cui un altro utente ha risposto «non e scemo….ma infame:::ce differenza» a cui il primo ha replicato «e un uomo di merda», «e solo un fanatico arrogante», «Prima o poi scoppierà anche lui chissà che destino avrà», «Sei una emerita merda ma i calabresi dove sono x far tacere questo munnizzaru». Questi sono solo alcuni tra gli insulti più diversi, auguri di malattie gravi e morte, li abbiamo riportati integralmente errori compresi.

Sullo stesso gruppo il 2 aprile Catello Maresca è stato definito «un altro compagno di merende di Gratteri», tra i commenti anche qui tanti sono gli insulti al magistrato tra cui «Questo è un altro pezzo di M....», «Che fame», «Ma vai al quel paese stron...», «Merda», «Questo è tutto scemo.... Parla a vanvera.. E non sa quello che dice!! Ed è chiamato anche PM. Sto cretino....», «Per te ci sarà la giustizia divina infame», «Ma chi sei parli così non sei nessuno dio solo può parlare e giudicare tu no ti auguro un corona virus galloponte merda», «Merda spero che il virus ti colpisce al più presto possibile e ci rimani secco», «la vera mafia camorra ecc siete voi STATO di merda dovete fare una brutta fine», «E una.Merda tutti voi attaccati alla poltrona».

Questi sono solo due casi ma bastano poche ore per trovarne anche tanti altri. Post che sconcertano, indignano e inquietano e davanti ai quali con piacere e doverosamente quest’articolo si chiude rinnovando la massima stima e sostegno a grandi uomini delle Istituzioni come Nicola Gratteri e Catello Maresca e tutta la solidarietà e vicinanza possibile di fronte a questi episodi sconcertanti.