Inter prima in solitaria, Juve all'inseguimento

Nerazzurri e bianconeri distanziati di soli due punti dopo i successi esterni contro Atalanta e Fiorentina.

Inter prima in solitaria, Juve all'inseguimento

Vittoria fondamentale a Bergamo, grazie alle reti di Chalanoglu su rigore e Lautaro da fuori area.

Primo tempo molto sofferente per l'Inter, con l'Atalanta ordinata e aggressiva in campo  grazie alla vivacità di Lookman in attacco, mentre i nerazzurri restano in balia dell'avversario non trovando la giusta quadratura.

Nel corso della prima frazione, brutto infortunio per Pavard: il difensore francese è costretto ad uscire a causa di una torsione innaturale del ginocchio. Al suo posto entra Darmian e diventa subito decisivo con Chalanoglu che lo lancia in avanti e anticipando Musso in uscita, finisce subito a terra. Rigore conquistato tra le polemiche degli avversari. Il turco porta l'Inter in vantaggio.

Galvanizzati dal goal, gli ospiti cominciano meglio il secondo tempo e Lautaro con una bellissima conclusione da posizione defilata regala il raddoppio. La reazione dell'Atalanta non si fa attendere, da una combinazione Lookman-Scamacca nasce il gol dei bergamaschi e lo svantaggio viene dimezzato. Sempre il solito duo continua a creare problemi: Sommer è decisivo su entrambi.

L'Inter si rende pericolosa in ripartenza. Finisce così, con una vittoria fondamentale in trasferta (quinta consecutiva fuori casa) contro un' Atalanta mai arrendevole e ancora senza gol subiti tra le mura amiche prima di questa sfida.

Chiunque verrà a Bergamo, non avrà certamente vita facile.

foto tratta da la Gazzetta dello Sport

Adesso passiamo al match della Juventus.

Grazie ad un gol di Miretti dopo pochi minuti di gara, la Juventus tiene il passo dei nerazzurri e riesce ad avere la meglio sulla Fiorentina. Una sfida che durante i novanta minuti vede il solito spartito: i viola comandano il gioco con voglia e determinazione, ma il possesso risulta sterile a livello offensivo non creando grossi pericoli ai bianconeri, che grazie alla loro consueta solidità difensiva, reggono l'urto.

Pre partita condizionato dalle polemiche scaturite dai tifosi viola della curva Fiesole, che attraverso un comunicato, avevano chiesto a gran voce il rinvio della partita per mostrare solidarietà nei confronti di chi è stato colpito dal maltempo che si è abbattuto su tutta la regione nei giorni precedenti. La lega, non riscontrando problemi di ordine pubblico e di sicurezza, ritiene idoneo lo svolgimento della partita e questa scelta scaturisce la protesta della curva, che non si presenta allo stadio.

Tornando alla partita, entrambe le squadre hanno indossato lo stesso abito a loro più congeniale e ha vinto il cinismo bianconero. Da parte di Allegri c'è la conferma di avere la rosa al suo fianco e meno problemi da affrontare. Proprio per questo, una volta che questa classifica diventa stabile, bisogna fare di più e questo non per forza deve passare da un gioco offensivo e propositivo, ma dal saper aggredire con più continuità l'avversario senza che si verifichi l'equazione azione-gol, per vincere la partita.

La Fiorentina invece cade per la terza partita consecutiva senza trovare la via della rete. Ogni azione sempre arginata dal muro bianconero. Senza i colpi di Bonaventura e Gonzalez negli ultimi 20-30 metri, senza la cattiveria sottoporta delle prime punte, il gioco viola rimane tanto fumo e niente arrosto. Se si vuole alzare l'asticella e ambire a qualcosa di più del settimo posto in classifica, occorrerà intervenire sul mercato e tamponare questi problemi ormai ricorrenti in quel di Firenze.

Detto questo, due vittorie fondamentali contro avversarie durissime per Inter e Juve, in attesa dello scontro diretto in programma il 26 novembre allo Stadium. Che vinca il migliore.

in copertina Lautaro, foto tratta da Ansa