Io, tacchi a spillo

Io, tacchi a spillo

In questo luogo, vicolo buio,

io,

senza paura di morire,

io,

senza speranza di vita,

io.

 

Per sopravvivere

mi inginocchio,

per pregare,

per dare da mangiare 

ai miei figli.

 

Nella speranza

che tutto cambi,

soprattutto per loro

dopo che io me ne andrò

per sempre.

Ma la speranza è solo un'illusione

a cui ci si aggrappa,

nel mentre

non si può fare altro.

 

Io,

ogni mattina,

percorro il vicolo

col sottofondo

dei tacchi a spillo,

col calore della giacca

e il freddo che condensa

le mie parole.

Freddo, che si sente

forte sulle gambe

con le calze.

 

Soffiamo via i pensieri,

insieme all'ultima boccata,

di questa sigaretta

ormai spenta.