Kento e Mad Simon omaggiano la strage degli “anarchici della Baracca” con una canzone rap

A cinquant’anni esatti dal loro sacrificio, il rap di Kento e la musica di Mad Simon, tornano a chiedere verità e giustizia per Gianni Aricò, Annalise Borth, Angelo Casile, Luigi Lo Celso e Franco Scordo

Kento e Mad Simon omaggiano la strage degli “anarchici della Baracca” con una canzone rap
Foto di Pierpaolo Lo Giudice

“Cinque Anarchici” è il titolo del nuovo singolo e video di Kento con la musica di Mad Simon, disponibile su tutte le piattaforme digitali. Le rime del rap raccontano uno dei fatti di sangue più inquietanti degli anni di piombo: la morte, avvenuta il 26 settembre 1970 nei pressi di Ferentino (FR), di cinque giovani anarchici provenienti da Reggio Calabria e diretti a Roma per rendere pubbliche le prove dei legami tra terrorismo neofascista e ‘ndrangheta che avevano portato alla strage del Treno del Sole, poco più di due mesi prima a Gioia Tauro (RC).

Le parole di questa canzone -spiegano i reggini Kento e Mad Simon- “raccolgono il senso profondo della missione dei cinque e l’amore profondo verso la città d’origine, ma anche la rabbia nei confronti dei silenzi, le omissioni e gli insabbiamenti che, ancora oggi, coprono vergognosamente la vicenda degli Anarchici della Baracca, frettolosamente fatta passare per un “normale” incidente stradale nonostante le numerose evidenze in senso opposto presentate nei decenni successivi”.

La ricostruzione storica racconta come i documenti scottanti che i Cinque Anarchici portavano con loro non furono mai ritrovati, ed il loro contenuto non è stato ricostruito se non parzialmente e per ipotesi. Negli anni, il ricordo è stato mantenuto vivo dai movimenti antifascisti di Reggio Calabria e da studiosi come il prof. Fabio Cuzzola, che alla vicenda dei coraggiosi giovani ha dedicato un libro dettagliatissimo ed inquietante, recentemente riedito da Castelvecchi.

Oggi, a cinquant’anni esatti dal loro sacrificio, il rap di Kento e la musica di Mad Simon, tornano a chiedere verità e giustizia per Gianni Aricò, Annalise Borth, Angelo Casile, Luigi Lo Celso e Franco Scordo. Il singolo è accompagnato dall’omonimo videoclip realizzato da Helio Gomes.