La battaglia solitaria di Riccardo Casamassima: denunciato un superiore

TESTIMONE CHIAVE OMICIDIO CUCCHI. Una denuncia che segue gli esposti già presentati contro ufficiali dell’Arma e, per queste ragioni, indagati. Ennesima denuncia «che si rende necessaria» - si legge nei post - per le difficoltà in cui l'appuntato e sua moglie sono costretti a lavorare: tra trasferimenti, note di demerito e demansionamenti.

La battaglia solitaria di Riccardo Casamassima: denunciato un superiore
Nella foto Riccardo Casamassima

Si aggiunge un tassello alla vicenda di Riccardo Casamassima, testimone chiave nel processo per l'omicidio di Stefano Cucchi. Si apprende da un post su Facebook, di una denuncia nei confronti del comandante del primo reparto che gestisce i trasferimenti.

Una denuncia che segue gli esposti già presentati contro ufficiali dell’Arma e, per queste ragioni, indagati. Ennesima denuncia «che si rende necessaria» - si legge nei post - per le difficoltà in cui l'appuntato e sua moglie sono costretti a lavorare: tra trasferimenti, note di demerito e demansionamenti.

Riccardo Casamassima continua a prestare servizio al fianco dei superiori da lui denunciati ed ora indagati. Con orari incompatibili con quelli della moglie, anche lei carabiniere, che nel periodo appena trascorso e con la chiusura delle scuole è stata costretta a turni quasi sempre serali.

Le denunce del carabiniere, la cui testimonianza ha permesso di riaprire il processo Cucchi, si affiancano ad una richiesta di tutela della propria persona e alla legittima pretesa di garanzie per poter svolgere in tranquillità il lavoro.

È stato fatto anche un appello pubblico al Presidente della Repubblica

Tra pochi giorni si conoscerà, inoltre, la posizione del Comandante Generale Nistri, ovvero se sarà indagato o se vi sarà archiviazione. Il Comandante avrebbe “minacciato" di punire eventuali testimoni della vicenda Cucchi. La stessa sorella di Stefano, Ilaria Cucchi e il legale della famiglia, avrebbero confermato la circostanza. «Un superiore in una conversazione evidenziò la volontà di Nistri di fare pressioni su di me», ha raccontato Casamassima durante in aula. «Da lui sproloquio contro i carabinieri che hanno parlato» ha confermato Ilaria Cucchi. Quest'ultima dichiarazione risale al 2018. 

Domani Casamassima tornerà a lavoro dopo alcuni giorni di malattia: l'unica certezza è che troverà un ambiente non sereno dove diventa impossibile svolgere tranquillamente un mestiere cosi delicato, restando a stretto contatto con quegli stessi superiori da lui denunciati. 
È il momento di tutelare chi non accetta comportamenti deviati all'interno dell'Arma e trova il coraggio di raccontare.

Questo è il suo post, di qualche ora fa: «Il 13 (ottobre, nda) ci sarà il processo dove sono accusato di spaccio come tutte le cose le affronterò a testa alta. In questi anni sono stato dipinto come un bandito... un procedimento per traffico internazionale nel 2009 archiviato un procedimento per omissioni dove ho rinunciato alla prescrizione, un procedimento per spaccio dove mi accusano di aver tenuto a casa mezzo kilo di cocaina... e un procedimento dove sono parte offesa perché volevano far credere che ho testimoniato per fare una estorsione alla famiglia Cucchi. Che dire Pablo escobar me spiccia casa.
L 'unica coca che detengo a casa è la coca zero.»