Emergenza sociale: chi tutela i lavoratori?

L'APPELLO. «La FIOM chiede con forza, alla Regione Molise e a tutti i parlamentari molisani di attivarsi immediatamente per cercare una soluzione per consentire a tutti i lavoratori delle aziende che hanno terminato gli ammortizzatori sociali del quinquennio mobile, in particolare quelli del settore auto, per garantire una qualche forma di ammortizzatore sociale in attesa di interventi più incisivi da parte del governo tesi a rilanciare l’intero settore dell’auto che è stato tra i più pesantemente colpiti dalle conseguenze della pandemia».

Emergenza sociale: chi tutela i lavoratori?
Emergenza sociale: chi tutela i lavoratori?

«Ai datori di lavoro che hanno ridotto l’attività a causa della pandemia viene data la possibilità di chiedere altre nove settimane di trattamento di integrazione salariale o assegno ordinario con causale Covid, dopo le nove concesse con il Cura Italia. Ma c’è un altro problema: la proroga prevede che altre 5 settimane possano essere chieste entro il 31 agosto 2020 e le successive quattro dal 1settembre al 31 ottobre».

Qual è il risultato? «La stragrande maggioranza delle aziende, che ha iniziato la cassa a marzo, ha finito le prime nove settimane già a metà maggio. Chiedendone subito altre cinque, finirà anche quelle poco dopo la metà di giugno».

In questo modo la Fiom Cgil Molise pone l'accento su una problematica molto sentita, soprattutto, in questa fase lavorativa drammatica. 

«E a quel punto - spiegano i vertici del sindacato - rimarrà a secco, perché per la nuova domanda si dovrà attendere settembre. Nel frattempo i licenziamenti sono bloccati dal Decreto, per cui l’impresa, anche se alle prese con un forte calo del fatturato, dovrà pagare i dipendenti con le proprie forze. L’unica deroga è prevista per le aziende dei settori del turismo, fiere, congressi e spettacolo, alle quali sarà consentito chiedere altre quattro settimane anche prima di fine agosto».

SATA SPA 

«Nel caso specifico della SATA SPA di Pozzilli, gli ammortizzatori sociali con causale Covid19 scadranno il 20 giugno. Pertanto, successivamente a tale data, visto il crollo verticale degli ordini del mercato automotive dovuta all’epidemia, i lavoratori della SATA rischiano di restare senza ammortizzatori sociali e senza salario, mettendo in grave difficoltà lavoratori e famiglie».

Chi si sta occupando di questi lavoratori? Quali sono le risposte della politica locale? 

«La FIOM chiede con forza, alla Regione Molise e a tutti i parlamentari molisani di attivarsi immediatamente per cercare una soluzione per consentire a tutti i lavoratori delle aziende che hanno terminato gli ammortizzatori sociali del quinquennio mobile, in particolare quelli del settore auto, per garantire una qualche forma di ammortizzatore sociale in attesa di interventi più incisivi da parte del governo tesi a rilanciare l’intero settore dell’auto che è stato tra i più pesantemente colpiti
dalle conseguenze della pandemia».

Una vera e propria emergenza sociale. «Il Covid-19, come era facilmente prevedibile, ha lasciato dietro di sé un’emergenza sociale ed economica senza precedenti, che i decisori politici a tutti i livelli hanno il dovere di affrontare con coscienza e responsabilità. E’ il momento dei fatti e delle azioni concrete, non dei proclami propagandistici».

Arriveranno queste risposte?