La dirompente testimonianza di Ilaria Cucchi al processo Casamassima

Al termine dell'udienza di ieri abbiamo raccolto la dichiarazione dei legali della difesa, Serena Gasperini e Daniele Fabrizi

La dirompente testimonianza di Ilaria Cucchi al processo Casamassima
Ilaria Cucchi e Riccardo Casamassima (ph Il Fatto Quotidiano)

La pratica del "punirne uno per educarne cento" sembra essersi realizzata nella vicenda che vede indagato il carabiniere Riccardo Casamassima.
Ieri, presso il tribunale militare di Roma, si è svolta un'udienza decisiva per il procedimento in corso e che ha visto per la seconda volta Ilaria Cucchi sul banco dei testimoni.

 

Casamassima è il carabiniere che, con la propria testimonianza, ha contribuito a fare luce sulla terribile vicenda di Stefano Cucchi, deceduto a seguito di un violento pestaggio avvenuto in caserma durante un fermo. Per quella morte sono stati condannati a dodici anni di carcere, con l’accusa di omicidio preterintenzionale, i carabinieri Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro.
 

Dopo la testimonianza Casamassima è finito sotto processo con l'accusa di diffamazione aggravata e vilipendio ai danni dell'Arma dei Carabinieri. Accuse gravissime per un uomo in divisa.
Non sono bastate la ricostruzione dell'ex comandante generale dell'Arma Nistri e la versione fornita dall'ex ministra alla difesa Trenta a sgombrare il campo dagli equivoci: la deposizione della Cucchi è dirompente e inchioda i vertici dell'Arma alle proprie responsabilità.

 

Emerge dalle parole di Ilaria Cucchi e dal documentato scambio di messaggi avvenuto con la ex ministra della difesa Elisabetta Trenta, un rapporto fortemente deteriorato tra i vertici dell’Arma e Casamassima, emerge soprattutto la volontà di screditare il carabiniere.
 

In un colloquio tra Nistri, Trenta e la Cucchi, avvenuto nel 2018, in uno “sproloquio” (così è stato definito dalla sorella di Stefano,) il generale Nistri parlò male del carabiniere, in termini negativi, utilizzando parole di discredito e gettando fango sulla sua persona.
In uno dei messaggi si legge: «D’altra parte ho ascoltato Nistri anche io. Forse non ha detto le parole che lei voleva sentire, ma ha cercato di farle capire che Casamassima non è lo stinco di santo che dice, anche se ha fatto una cosa giustissima», così scrive Elisabetta Trenta a Ilaria Cucchi la sera del 18 ottobre 2018.

Al termine dell'udienza di ieri abbiamo raccolto la dichiarazione dei legali della difesa, Serena Gasperini e Daniele Fabrizi: “Siamo soddisfatti per il modo in cui si è conclusa l’udienza di ieri a carico di Riccardo. Fondamentale è stato l'ascolto della signora Ilaria Cucchi per la seconda volta e dopo le dichiarazioni rese in aula dall’ex ministro Trenta e l’ex comandante Nistri. La Cucchi leggendo alla Corte i messaggi integrali scambiati con la Trenta ha ribadito, e così provato, che nell'incontro avvenuto con Trenta e Nistri di Riccardo non se ne parlò certamente in modo benevolo.
Di conseguenza il tentativo di far passare Ilaria Cucchi per una bugiarda è svanito. La prova acquisita definitivamente è che Ilaria ha sempre raccontato la verità. Le percezioni le lasciamo ai sensitivi, i fatti alle aule giudiziarie.”

Non resta che attendere la conclusione del procedimento con l'udienza del 4 novembre prossimo. Chissà se vi sarà anche in questo caso una assoluzione con formula piena, come quella che ha totalmente scagionato lo stesso Riccardo Casamassima da una precedente accusa per spaccio di stupefacenti.

 

di Alessandra Ruffini e Daniele Ventura