LA GRANDE ONDA, PERCHE’?

IL PENSIERO DI FILIPPO TORRIGIANI, consulente della Commissione Parlamentare Antimafia, pubblicato sul suo profilo facebook.

LA GRANDE ONDA, PERCHE’?


Perché declinato ad avverbio interrogativo. È questo che precede il punto di domanda di tutta la questione che gira attorno ad alcune scelte, deprecabili, assunte dall’Amministrazione comunale di Pollica , il Paese nel quale il povero Angelo è stato Sindaco e dove, quattordici anni fa, ha trovato la morte per mano di menti e mani assassine.

Ma torniamo al perché. Come tantissime persone provenienti da altri luoghi, questa estate ho trascorso qualche giorno di vacanza ad Acciaroli: un luogo meraviglioso reso migliore e celebre agli occhi di tanta parte del mondo dall’operato del Sindaco Vassallo. Tra i suoi innumerevoli meriti, dell’amministratore pubblico e di “uomo della gente per la gente” su tutti è emersa la capacità di dar vita al progetto politico del paese dei paesi. E si badi bene, non si tratta di un gioco di parole, bensì della realizzazione di una visione culturale di grande respiro: un modo innovativo di rendere preziosi i territori.

C’era riuscito, Angelo. Era stato in grado di far spiccare il volo alle sue convinzioni tanto da riuscire a farle apprezzare anche oltre Oceano: era avanti, era un visionario, un innovatore capace di unire la tutela dei beni ambientali ad uno sviluppo necessario ma sostenibile.

Poi l’ora più buia, quella del suo omicidio del quale purtroppo, a distanza di tanti (troppi anni!) ancora non conosciamo la verità giudiziaria.

In questo arco temporale sono tante le cose accadute di grande rilevanza: e qui mi piace ricordare il lavoro prezioso ed instancabile dei suoi fratelli Dario Vassallo e Massimo Vassallo, quello di Gerardo Spira, ma più in generale la loro capacità di contaminare per mezzo dell’impegno e della responsabilità donne e uomini di ogni estrazione sociale; le istituzioni, le scuole con progetti di memoria e partecipazione. Un moto in continuo movimento, esattamente come le onde del mare che Angelo navigava da Pescatore.

Le onde, appunto. Quelle onde che hanno dato lo spunto alla progettazione dell’opera della “grande Onda” realizzata, poi, sul Porto di Acciaroli. Un capolavoro dal punto di vista sia estetico che culturale: semplice ma al tempo stesso fautore di un pensiero rivolto alla tutela dell’ambiente e del mare che Vassallo amava tanto. Una struttura realizzata con bottiglie di plastica usate che è stata emulata anche altrove, nelle scuole con i disegni dei ragazzi, nei murales perfino nelle poesie!

Oggi però scrivo di un epilogo che mi ha deluso profondamente: un colpo al cuore. L’Amministrazione di Pollica, accampando la giustificazione della messa a dimora di nuove piante, ha purtroppo deciso arbitrariamente di rimuovere la grande Onda. Arrivato ad Acciaroli, come accaduto ad altre persone, sono rimasto esterrefatto: la grande Onda, luogo di ritrovo e meditazione dedicata alla memoria e all’impegno del Sindaco pescatore è stata rimossa, quasi a voler cancellare la storia politica, umana e culturale di quella stagione.

Le domande ed i perché. Perché questa scelta? Credete forse che eliminando un manufatto culturale così importante si possa trarne qualche vantaggio per il territorio? Forse l’indifferenza è migliore del ricordo? Qualcuno ha compiuto un errore di valutazione?

Da semplice cittadino italiano mi permetto di darvi un consiglio: ripristinate la grande Onda sul Porto di Acciaroli, il suo straordinario significato va ben oltre a quello che possiate immaginare.