LA MOSTRA PIÙ ATTESA PER CHI HA A CUORE L’AMBIENTE

NOTO (SICILIA), sabato 5 settembre 2020 alla Galleria Palazzo Nicolaci, ore 19:00.

LA MOSTRA PIÙ ATTESA PER CHI HA A CUORE L’AMBIENTE
La vulcanica Paola Ruffino, curatrice della mostra ART IN THE BIN

“Credo che avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare” (Andy Warhol).


Il monito che l’artista statunitense, padre della Pop Art, lanciava nella società consumistica di quegli anni contro l’inquinamento ambientale è sempre stato nell’Arte contemporanea il mantra iterato che ha scandito la vita di tanti artisti, che hanno fatto dell’ambiente e della natura la loro fonte d’ispirazione quotidiana, realizzando opere che veicolano messaggi di sensibilizzazione al rispetto del pianeta, credendo in un futuro sostenibile.
 

Con la mostra-evento “ART IN THE BIN” (Arte nel cestino), da me curata, con il coordinamento tecnico dell’artista Franco Paternostro e la preziosa collaborazione del giornalista Paolo De Chiara, autore di uno straordinario saggio introduttivo, Altera Domus, promotrice del progetto, realizzato con il patrocinio del Comune di Noto e il contributo degli sponsor, attraverso un’esposizione che coniuga esperienza estetica, creatività e ricerca, ri-lancia una riflessione sulla difesa dell’ambiente e sull’arte della “rigenerazione” come linguaggio espressivo capace di scuotere le coscienze e aprire la mente verso il cambiamento, che nel mondo dell’arte contemporanea parte dall’assunto che nulla è scarto, tutto si trasforma, acquista nuovo valore e nuova identità.

Il titolo parodistico dell’opera banksyana “Love is in the bin”, condensa nello slogan “Art in the Bin” la metafora del cambiamento e della trasformazione, attraverso il riciclo dei rifiuti e il riuso creativo di materiali di scarto che diventano arte e messaggi provocatori di denuncia sociale per creare consapevolezza collettiva.

“Love is in the bin” nasce nel cestino, con un nuovo titolo, dal “rifiuto” di se stessa per denigrare la mercificazione dell’arte, recuperando dalla “Girl with balloon”, autodistrutta a metà, la sua memoria e il suo paradigmatico messaggio di speranza e diventa la nuova icona globale, assurgendo a nuova vita.

La rassegna riunisce 22 artisti di respiro internazionale in un percorso virtuoso del riciclo, che accompagneranno il visitatore in un viaggio immaginifico nella metamorfosi dello scarto, del rifiuto, da cui prendono ispirazione dando vita a nuove e molteplici espressioni estetiche.

Paola Ruffino