La protesta napoletana: «Lo Stato faccia lo Stato»

DISOBBEDIENZA CIVILE. Oltre all'epidemia da covid-19 bisogna fare i conti con un tessuto sociale che chiede aiuto. In molti affermano che la crisi economica questa volta sarà come um colpo di grazia. Da Facebook arrivano le immagini dei cortei e i proclami. 

La protesta napoletana: «Lo Stato faccia lo Stato»

NAPOLI. Continua la protesta della disobbedienza. Il fenomeno si sta allargando anche in altre città italiane, come Roma, Milano, Catania. C'è un malessere che porta i cittadini a scendere in piazza. Mentre il governo vara un altro DPCM, il governatore della Campania vara le sue Ordinanze. la situazione sembra alquanto caotica. 
Oltre all'epidemia da covid-19 bisogna fare i conti con un tessuto sociale che chiede aiuto. In molti affermano che la crisi economica questa volta sarà come um colpo di grazia. Da Facebook arrivano le immagini dei cortei e i proclami. 
Di seguito ne pubblichiamo uno dei tanti oggi presenti sui social:

I commercianti e le attività della città di Napoli tutte si stanno organizzando in ogni quartiere e zona per rimanere aperti oltre le 23:00 da stasera. 
Ed invitano la cittadinanza a sostenere comprando e consumando. 
Non solo.
La vera protesta riguarda soprattutto l'altro aspetto, quello fiscale:

- solo contante che rimane quindi sul nostro territorio a circolare
- casse spente
- nessuno scontrino
- no al pagamento delle tasse 

Noi cercheremo di aiutare questa iniziativa  mettendo insieme un pool di avvocati che si prenderanno carico delle sanzioni, multe ed altri problemi a cui potrebbe portare questa forma di protesta, attraverso una class action.
Chi tra di voi è un avvocato si unisca a questa causa. 

La linea degli INSORGENTI (Gruppo Ufficiale) è quella di non voler chiedere alcun aiuto allo Stato. «Vogliamo che gli aiuti (qualora ci fossero) vengano introdotti nel sistema sanitario - visto che si parla di EMERGENZA SANITARIA, che però ci ha portati all'emergenza sociale ed economica.

Volete contrastare il virus? Ed allora spendete nel sistema sanitario e non affamate la piccola e media economia. L'unico aiuto che il Governo italiano ed i Presidenti della Regione possono darci è quello di far riaprire le attività e di interrompere il coprifuoco, perché di questo trattasi: un lockdown mascherato.

Noi non siamo mai stati aiutati dallo Stato come Sud e, dunque, continueremo a fare da noi rimboccandoci le maniche e risolvendo con le nostre forze, lavorando. Vogliamo lavorare e far andare avanti la nostra economia.

LO STATO FACCIA LO STATO potenziando servizi pubblici e Sanità pubblica.
La situazione è disperata e l'esasperazione che degenera è solo colpa dell'incapacità di chi amministra e governa. Ribadiamo che questa crisi non la pagheremo noi.
La nostra economia e la nostra vita si mantiene  su un principio inalienabile che abbiamo ereditato dalla storia come popolo: LA #LIBERTÀ.

Senza essa niente e nessuno potrà tornare come prima o migliorare. Nessuno potrà salvarsi da questa oscurità. L'unica soluzione e l'unica vera strada è ritornare alla libertà. Di movimento, di lavoro, di opinione, di espressione, di pensiero.»