La Resistenza e la sua luce
SPECIALE 25 APRILE. Continua il nostro "viaggio" per non dimenticare una data fondamentale per la nostra libertà. Pubblicheremo ricordi, testimonianze, contributi, frasi, poesie, interviste. Sono passati 76 anni dalla Liberazione dal nazi-fascismo e non possiamo permetterci il lusso di riporre nel dimenticatoio quei giorni (anni) fatti di persecuzioni, rastrellamenti, fucilazioni, torture, omicidi, stragi. Quel sangue innocente versato per colpa di personaggi esaltati assetati di sangue (fascisti italiani e nazisti tedeschi). Ora e Sempre Resistenza significa non dimenticare le lotte e il riscatto di un intero popolo. Ma significa anche non permettere più che tutto ciò possa accadere di nuovo.
Così giunsi ai giorni della Resistenza
senza saperne nulla se non lo stile:
fu stile tutta luce, memorabile coscienza
di sole. Non poté mai sfiorire,
neanche per un istante, neanche quando
l’Europa tremò nella più morta vigilia.
Fuggimmo con le masserizie su un carro
da Casarsa a un villaggio perduto
tra rogge e viti: ed era pura luce.
Mio fratello partì, in un mattino muto
di marzo, su un treno, clandestino,
la pistola in un libro: ed era pura luce.
Visse a lungo sui monti, che albeggiavano
quasi paradisiaci nel tetro azzurrino
del piano friulano: ed era pura luce.
Nella soffitta del casolare mia madre
guardava sempre perdutamente quei monti,
già conscia del destino: ed era pura luce.
Coi pochi contadini intorno
vivevo una gloriosa vita di perseguitato
dagli atroci editti: ed era pura luce.
Venne il giorno della morte
e della libertà, il mondo martoriato
si riconobbe nuovo nella luce ….
Quella luce era speranza di giustizia:
non sapevo quale: la Giustizia.
La luce è sempre uguale ad altra luce.
Poi variò: da luce diventò incerta alba,
un’alba che cresceva, si allargava
sopra i campi friulani, sulle rogge.
Illuminava i braccianti che lottavano.
Così l’alba nascente fu una luce
fuori dall’eternità dello stile …
Nella storia la giustizia fu coscienza
d’una umana divisione di ricchezza,
e la speranza ebbe nuova luce.
Pier Paolo Pasolini