La scuola che promette cultura e spirito critico

L’Andrea d’Isernia incontra Sabrina Rondinelli

La scuola che promette cultura e spirito critico
La scuola che promette cultura e spirito critico

Una storia di bullismo al femminile è quella descritta nel libro di Sabrina Rondinelli Edizioni EL, Premio Città di Penne 2009, Premio Selezione Bancarellino 2009, Premio Terre del Magnifico 2010.

Le classi seconde e terze dell’IC San Giovanni Bosco-Scuola secondaria di primo grado “Andrea d’Isernia”, nell’ambito del Progetto Lettura del Dipartimento di Lettere e in collaborazione con la Libreria Enzo Della Corte di Isernia, venerdi 7 febbraio 2020 presso la Sala Teatro “San Francesco”-Parrocchia Sacro Cuore, incontrano Sabrina Rondinelli, autrice del libro “Camminare, correre e volare”.

 La tematica affrontata è quella tristemente nota del bullismo, questa volta al femminile.

Nel libro è descritta in maniera semplice, ma fortemente incisiva la storia di due ragazze, l’una vittima dell’altra ed entrambe vittime del vivere sociale, tormentato da rapporti che si sgretolano, famiglie dall’odore rovesciato e un pullulare di situazioni quotidiane sconcertanti  che minano anche la corteccia più dura della psiche umana.

E allora c’è Asja che si scopre una bambina “cattiva” e Maria, la bambina buona che travagliata dal triste gioco di Asja, indispettita, si contorce su se stessa, sulle sue debolezze svendute al comando del più forte, del più duro, di chi crede di poter arrivare agli altri solo attraverso la cattiveria.

Fino a quando subire? Dietro il truce volto di Asja si annida il bisogno di protezione e la stanchezza di un mondo che l’ha abbandonata troppo presto. Ma i semi dell’amore, se sparsi sempre ed ovunque, possono raccogliere fiori profumati. E questo succederà ad Asya quando incontrerà il volto buono della Vita, la tenerezza e l’amicizia. E il miracolo si compirà anche per Maria che diventerà l’ancora di salvezza della “bambina cattiva” e perdonerà Asja, impareranno a conoscerci e a volersi bene. Entrambe alla ricerca della loro identità e accomunate dalla stessa fatica di crescere.

Il libro, molto apprezzato dagli alunni, è arrivato direttamente alle loro viscere perché sa tanto di verità, si avvicina al loro mondo, spesso messo a dura prova dal fenomeno del bullismo, ma porta con sé anche un messaggio salvifico, quello dell’amicizia che può nascere e rinascere anche tra i rovi e quello del perdono che fa ricreare quello che forse c’è sempre stato.

Ma insegna qualcosa anche a noi adulti, quando, nel leggere queste pagine di vita, ci soffermiamo sui particolari del rapporto e degli occhi dei ragazzi, dei nostri figli, dei nostri alunni che forse vedono più di quanto possiamo immaginare.

Sempre più consapevole del valore della “lettura” come arma per combattere la negazione di sé, la noia, l’assenza di emozioni, l’incapacità di “vedere il mondo” con gli occhi del navigatore che seppur, a volte annaspando, riesce a trovare sempre il "lume" della conoscenza e del coraggio di vivere, l’Andrea d’Isernia investe sempre nello sviluppo del pensiero critico e divergente degli alunni.

Molteplici sono, infatti, le iniziative volte alla promozione della lettura nel corso dell’anno, quali Libriamoci, #ioleggoperchè e Il Maggio dei libri.