L'appello: «La candidatura di Berlusconi? Offesa alla Costituzione»
BOCCIATURA. È rivolto ai grandi elettori che tra pochi giorni si pronunceranno per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica, quello sottoscritto da nomi autorevoli del mondo del diritto, del mondo accademico e della cultura.

Promosso dalla Fondazione Basso, nel breve testo vengono richiamati alcuni passaggi della Costituzione per i quali la candidatura di Silvio Berlusconi appare assolutamente inopportuna. Una ipotesi che offende la dignità del paese e di milioni di cittadini italiani.
Tra i firmatari citiamo: Valerio Onida, Gustavo Zagrebelsky, Gaetano Silvestri, Paolo Caretti, Lorenza Carlassare, Mario Dogliani, Riccardo Guastini, Francesco Pallante, Roberto Romboli, Massimo Villone, Gaetano Azzariti,Mauro Volpi, Vladimiro Zagrebelsky, Roberto Zaccaria, Marco Revelli, Nadia Urbinati,Dacia Maraini, Carlo Ginzburg.
Questo il testo:
"Il Presidente della Repubblica deve essere espressione dell’«unità nazionale», come richiede l’articolo 87, 1° comma della Costituzione. È garante di questa Costituzione e deve assicurare fedeltà ad essa come impone l’articolo 91.
L’ufficio di Presidente della Repubblica è incompatibile con qualsiasi altra carica, come è preteso dall’articolo 84, 2° comma. Egli presiede il Consiglio Superiore della Magistratura a garanzia dell’autonomia e indipendenza dell’ordine della magistratura da qualsiasi altro potere, come è scritto negli articoli 87 e 104.
Silvio Berlusconi, protagonista di uno scontro che per lunghi anni ha diviso il nostro Paese, già esponente della loggia P2 che aveva come fine l’instaurazione in Italia di un’altra Repubblica, titolare tuttora di un vistoso conflitto di interessi, condannato per gravi reati, prosciolto per prescrizione da delitti di corruzione e tuttora imputato in procedimenti penali, non ha i requisiti per poter svolgere le funzioni di Capo dello Stato.
Riteniamo pertanto un’offesa alla dignità della Repubblica e di milioni di cittadini italiani il fatto che venga candidato a Presidente della Repubblica."
Ne abbiamo parlato con il professore Gaetano Azzariti, docente di diritto costituzionale alla Sapienza di Roma.
ECCO IL VIDEO:
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