Le notizie sono notizie sempre. E la stampa non segue i desiderata del Potere
VASTO. La settimana scorsa è emerso ancora una volta il rapporto conflittuale dell’amministrazione vastese con il giornalismo che fa il giornalismo. In un comunicato dove l’assessora all’ambiente loda e appoggia di fatto se stessa.

Le notizie sono notizie e il compito del giornalismo è riportarle, quando c’è una notizia non esiste se, ma e impedimenti a farlo. In politica tutte le posizioni e le riflessioni sono legittime e hanno pari dignità. Ancor di più nel campo elettorale, tanto è vero che la legge prevede pari spazi e pari dignità per tutti. Chi governa e chi è all’opposizione, chi detiene un grande potere e chi rappresenta una formazione politica debole e tutt’altro che numerosa.
Sono fatti così elementari e banali da essere più che scontati, non ci dovrebbe essere neanche bisogno di sottolinearli. Ovunque, tranne a quanto pare a Vasto. La settimana scorsa abbiamo avuto l’ultima dimostrazione, in ordine temporale, di ciò. Quest’anno il comune abruzzese tornerà al voto dopo la terza amministrazione consecutiva di centro-sinistra, oggi guidata da Francesco Menna e prima ancora per due volte da Luciano Lapenna. Un lungo periodo segnato da rapporti conflittuali e dall’espressione di fastidi e irritazione di fronte ad una stampa che, a quanto pare, non risponde ai desiderata dei detentori del Palazzo. Molti anni fa si segnalò una conferenza stampa dell’allora sindaco Lapenna in cui ai giornalisti non fu permesso fare domande. Anni in cui nacquero i tormentoni «Vasto non è Beirut», in cui la massima autorità cittadina negò ci fosse un problema di forte penetrazione criminale (infatti poi varie inchieste della magistratura documentarono che non era solo criminalità ma addirittura camorra) e che fosse la stampa ad esagerare, e «stamb disonest».
Stampa disonesta per chi non conosce l’idioma locale, accusa lanciata ai giornalisti che ponevano dubbi, interrogativi e accendevano i riflettori su quel che poteva non andare nell’amministrazione della cosa pubblica. In occasione delle ultime elezioni regionali lo stesso Lapenna, ormai non più sindaco ma rimasto consigliere comunale, sembrava potesse essere candidato. Ipotesi che non fu portata avanti dal Partito Democratico. Anna Bontempo sul quotidiano Il Centro riportò quel che si stava muovendo, diede voce e spazio alle manovre e alle scelte dei vari partiti in lizza. L’aver riportato notizie sulle candidature del PD e della non candidatura di Lapenna portò lo stesso ex sindaco a lanciare pesanti attacchi e accuse. A quanto pare aver raccontato, aver fatto la giornalista, irritò qualcuno.
In questi mesi Il Centro sta raccontando, dando spazio e voce ai protagonisti e riportando le notizie così come emergono, quel che si sta muovendo nei vari schieramenti. Giovedì scorso ha intervistato un esponente di Sinistra Italiana che ha espresso il proposito di appoggiare la candidata a sindaco del Movimento 5 Stelle Dina Carinci e contrapporsi alla fazione politica dell’amministrazione uscente. Nel pomeriggio, al posto di chiedere una rettifica o smentire presso il giornale che ha pubblicato la notizia, Articolo 1-Mdp ha emesso un comunicato inviato a tutte le testate – che alcuni, come deontologia professionale vorrebbe, hanno evitato di pubblicare – in cui si è lanciato in dichiarazioni pesanti e irritate contro la pubblicazione.
Ancora una volta, quindi, è emersa la concezione che domina dalle parti di Palazzo di Città della stampa. La stampa è la stampa, una giornalista fa la giornalista e riportare, intervistare, dare spazio è il suo dovere. È il motivo stesso per cui esiste il giornalismo. Possono piacere o non piacere, irritare o esaltare le notizie sono notizie. E la giornalista è giornalista, i partiti politici sono partiti politici e le istituzioni sono istituzioni. O almeno dovrebbero. Il comunicato di Art1 è stato rilanciato, calcando ancor di più i toni, sulla pagina facebook di Francesco Menna (Partito Democratico) che dovrebbe essere – almeno a leggere il nome – istituzionale.
Scorrendo il comunicato almeno altre tre considerazioni sorgono naturali. Anna Bontempo sul quotidiano Il Centro ha intervistato l’esponente di un partito, il comunicato è arrivato da un altro partito. Che di fatto ha accusato il primo di dire cose non vere. I rappresentanti di Mdp si sono poi presentati come unici esponenti della sinistra vastese che, a detta loro, appoggia Menna sin dagli albori. Ora, anche i bambini sanno che ben poco al mondo è più numeroso delle formazioni della sinistra. Negli ultimi anni, giusto per non andare troppo a ritroso nel tempo, a Vasto sono stati attivi e comparsi Potere al Popolo, il Partito Comunista di Rizzo, Rifondazione Comunista (che, in occasione delle ultime amministrative, dichiarò che non avrebbe appoggiato contendenti), Sinistra Ecologia e Libertà, Sinistra Anticapitalista, Azione Civile solo per citarne alcuni. Nessuna di questi ha mai appoggiato l’attuale giunta Menna.
Un’ultima considerazione non può essere taciuta. Gli esponenti di Articolo1 scrivono che sostengono la giunta Menna per le positive e feconde politiche ambientali. Comunicato firmato dal coordinatore vastese Francesco Del Viscio e dalla responsabile regionale ambiente Paola Cianci. Che non è omonima dell’assessore all’ambiente dell’amministrazione vastese, quindi colei che quelle politiche giudicate positivamente porta avanti, ma è proprio lei. Nel merito di tali politiche abbiamo già riportato con abbondanza notizie in questi mesi. E continueremo a farlo, approfittiamo dell’occasione per rammentare che stiamo ancora aspettando cenni sull’accesso civico sulla redazione del nuovo Piano di Assetto Naturalistico della Riserva Naturale di Punta Aderci. Per ora, nulla aggiungiamo e non possiamo che chiudere rimandando a questi articoli. Ai lettori ogni considerazione, riflessione e giudizio.
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