LE OLIGARCHIE PSEUDODEMOCRATICHE

L'OPINIONE. «Partiamo da quello che sta succedendo in Francia».

LE OLIGARCHIE PSEUDODEMOCRATICHE
Foto di OpenClipart-Vectors da Pixabay


Macron affida l'incarico di governo ad uno che appartiene ad un partito che ha preso il 7% dei voti e non considera la sinistra che ha vinto l'elezioni con il 31% dei voti.

In Italia, quando c'era il rischio che il M5S potesse vincere le elezioni con la legge elettorale in vigore, si cambiò la legge costringendo il M5S ad allearsi prima con la Lega, poi con il PD ed infine far cadere Conte con l'azione del piccolo partito, nato da una scissione del PD renziano, per far venire il dio Draghi tanto stimato dalle elite finanziarie.

Maduro vince le elezioni in Venezuela e parte l'attacco mediatico su eventuali irregolarità mai dimostrate.

Ogni qualvolta il responso popolare non va nella direzione voluta dal sistema capitalistico-finanziario, si cerca dì truccare le carte. Quando Corbin in Inghilterra prese una quantità dì voti, mai raggiunta dai laburisti, con un programma dì sinistra, fu fatto fuori creando accuse dì antisemitismo.

Altro episodio gravissimo fu l'assalto al Congresso americano , ispirato da Tramp, dopo la vittoria dì Biden, ed ora Tramp è nuovamente in corsa per la Casa Blanca.

Ci troviamo dì fronte ad una chiara destrutturazione delle democrazie dove i poteri finanziari risultano dominanti e non hanno più bisogno dì un chiaro consenso popolare per governare. Basti pensare che fanno scelte che ci stanno portando verso guerre disastrose e forse definitive, ignorando completamente le volontà popolari.

La gente vota sempre meno perché si è resa conto che non riesce ad incidere in questo modo sulle decisioni da prendere.

Logicamente è fondamentale il controllo dei mezzi dì comunicazione per evitare drammatiche rotture sociali. Ecco le nuove forme dì oligarchie pseudodemocratiche che stanno svuotando di contenuti le democrazie che ritenevamo fondamentali nel mondo occidentale.

Non penso che sia un bene tutto questo che serve solo a mantenere un neoliberismo in crisi con i privilegi per una ristretto fascia di popolazione, ignorando le problematiche ecologiche, demografiche e di distribuzione della ricchezza che attanagliano le nostre società.