LE TECNODEMOCRAZIE

L'OPINIONE DEL DOTTOR PASTORE. «Ma il tecnicismo è davvero una realtà neutrale o cerca soluzioni in una particolare impostazione ideologica?»

LE TECNODEMOCRAZIE
Il premier Draghi, ph governo.it

Man mano che le società si avventuravano nei processi di industalizzazione, i tecnIci acquisivano sempre più importanza nella gestione della società. Diventavano sempre più importanti nella pianificazione dei sistemi, sia che questi riguardassero le società comuniste che capitaliste.

Il loro potere è progressivamente aumentato nel tempo anche perché la tecnocrazia è stata proposta come struttura neutrale nei confronti della politica. Se si affida un governo ai tecnici, nell'immaginario collettivo sembrano volerci dire che lo stiamo affidando ad un organismo super partes rispetto alle contese ideologiche della politica. Non è un caso che un movimento postideologico come quello del 5S pensa che il solo approccio tecnico possa risolvere i problemi. Non è un caso che dalla Silicon Valley si ritienga che con una teoria come "big date" si possano trovare algoritmi per risolvere qualsiasi problema.

Ma il tecnicismo è davvero una realtà neutrale o cerca soluzioni in una particolare impostazione ideologica?

Personalmente penso che non esista un tecnicismo neutrale ma questo è presentato come tale per non evidenziare le basi ideologiche di riferimento. In Italia negli ultimi 10 anni abbiamo avuto grandi ammucchiate politiche dove si perdevano e si perdono eventuali differenze ideologiche. La gestione politica sembrava apparire neutralmente tecnica nelle decisioni da prendere.

In questo modo si è progressivamente destrutturato tutto il patrimonio statale, industrie, banche, infrastrutture, per cederle ai privati. Ciò ha determinato una concentrazione di ricchezza in poche mani, un aumento della povertà assoluta e relativa, un aumento della precarietà. Con il Governo Conte 2 si cominciavano a vedere flebili cambiamenti di un indirizzo politico con scelte che potevano andare a favore di un'ampia maggioranza di cittadini, specie con l'arrivo di soldi con il RF.

Per questo motivo si è mosso tutto l'apparato capitalistico-finanziario per far cadere quel governo e affidarlo al "dio Draghi", tecnico per eccellenza. Ed ecco che questi, con il suo tecnicismo neutrale, ha ripreso la vecchia marcia indirizzando il RF sui soliti soggetti noti del capitale e della finanza. Non so quali miracoli abbia fatto ma quasi tutta la stampa, al servizio del capitale, lo esalta come il dio sceso in terra.

Il parlamento non conta più niente tanto è vero che nonostante la maggioranza bulgara i deputati e senatori devono solo alzare le loro manine per i ripetuti voti di fiducia. Con la tecnodemocrazia si sta progressivamente destrutturando la democrazia e non si riesce a dare risposte a problemi che hanno bisogno di una nuova visione ideologica, come quello ecologico, demografico e della distribuzione della ricchezza, che sono tra di loro strettamente interconnessi.

Abbiamo bisogno di ideologie nuove e non di un tecnicismo, apparentemente neutrale, che sorregge un neoliberismo decadente.

Lucio Pastore, primario pronto soccorso Isernia