L’Italia degli sprechi/2

LA SECONDA PARTE. Il nostro è tra i Paesi dell’Ue con i più alti livelli di evasione ed elusione fiscale.

L’Italia degli sprechi/2

Stando a quanto emerge nel Rapporto sul Bilancio del Sistema Previdenziale italiano (giunto quest’anno alla nona edizione) l’Italia è una società di poveri benestanti. l 23 milioni di abitanti del Sud vivono con consumi 5 volte inferiori a quelli del Centro-nord - e ciò risulta dall’evasione dell’IVA versata pari ai 600 euro all’anno a persona del Sud contro 2900 euro all’anno del Nord.

Una proposta. Perché agli abitanti del centro nord a titolo di risarcimento il Governo non offre una detrazione IRPEF perlomeno di 500 euro? Inoltre, l’Italia è al primo posto in abitazioni, autoveicoli e telefoni in Europa, al secondo per animali da compagnia dopo l’Ungheria. L’IRPEF del 2019 degli italiani vale soltanto 172,56 miliardi contro i 132 miliardi per gioco d’azzardo legale o illegale, oltre al fatto che l’italiano ha pranzato al ristorante per altri 83 miliardi.

 In Italia, inoltre,  ci sono 77,71 milioni di connessioni telefoniche (il 128% degli abitanti),  il 97% degli italiani possiede almeno uno smartphone, molti più di uno. Poi nel 2019, secondo l’Agenzia dei Monopoli i nostri connazionali hanno investito 125 miliardi nel gioco, regolare o irregolare che sia, 8 miliardi per chiromanti, 14 miliardi per droghe leggere, 14 miliardi per tatuaggi e via dicendo. E ancora, secondo i dati Aci, il parco veicoli circolante in Italia al 2019 era di 52.401.299 unità, di cui 39.545.322 auto. Solo il Lussemburgo ne ha più del nostro Paese nell’Unione Europea.

A questo punto una domanda sorge spontanea: come fanno le partite Iva a pagare soltanto il 6% del gettito nazionale IRPEF?

I lavoratori autonomi versano appena il 6% di tutta la “torta” IRPEF e in questo 6% i lavoratori autonomi rappresentano 7 milioni e mezzo di partite IVA, che evidentemente evadono sia IRPEF che contributi pensionistici.

Da una indagine effettuata, risulta infatti che un deputato su 4 è titolare, direttamente o indirettamente, di discoteche, bar, esercizi di vendita di abbigliamento etc. Il Parlamento ha registrato ben 198 tra deputati e senatori sino a tutto settembre 2021 risulta abbiano aperto studi professionali e attendono il via libera dall’apposito ufficio parlamentare per il “conflitto d’interessi” che, a quanto risulta non è ancora funzionante.

Tra i dati allarmanti figura anche  l’insufficiente livello di sviluppo di alcune aree del Paese, in particolare delle otto regioni meridionali.

Dovrebbe far riflettere il fatto che il sottosviluppo è stato spesso compensato da politiche assistenziali che hanno però avuto l’effetto opposto di rallentarne ulteriormente la crescita; in queste regioni per quasi 25 anni sono stati in vigore gli sgravi contributivi totali che tuttavia, sulla base delle statistiche occupazionali, non hanno prodotto nuova occupazione o sviluppo15.

Questi sgravi contributivi non solo non hanno prodotto vantaggi competitivi, ma hanno ritardato lo sviluppo delle regioni del Sud esattamente come l’erogazione di prestazioni di invalidità (concessa in alcune aree del Paese solo per motivi economici) e altri sussidi specie in agricoltura; resta comunque una esigenza imprescindibile per il nostro Paese e cioè quella del necessario sviluppo del Sud in assenza del quale l’intero Paese è destinato a rimanere marginale e agli ultimi posti delle classifiche per sviluppo e occupazione.

 

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