L’Italia non è un Paese per animazione di satira e narrazione sociali

Videointervista a Iasmin Prati, giovanissima animatrice 2D e 3D e storyboard artist, che ci racconta i suoi progetti e come si può condividere e sostenerne il percorso

Il fumetto, l’animazione digitale, ci sono arti che in Italia sono considerate solo «per bambini». Confinate in recinti innocui e che neanche sfiorano la nostra società e le sue ipocrisie. Non è così in tanti Paesi e che qui dove la satira sociale ha donato alcuni dei migliori al mondo, personaggi e riviste straordinarie, dovrebbe far riflettere. Ed agire. Come fa Iasmin Prati, una giovanissima animatrice 2D e 3D e storyboard artist, che con la sua arte cerca di raccontare, svelare, mostrare e dimostrare fatti di questa moderna asocietà nella quale ci troviamo a sopravvivere.

L’animazione digitale e ogni arte indipendente, coraggiosa, innovativa in Italia sono sfide difficili, irte di ostacoli. Iasmin non si è arresa e anzi porta avanti con costanza e tenacia i suoi progetti. Che ora possono diventare ancor di più patrimonio collettivo, un percorso comune dal basso. In questa videointervista ci racconta i suoi progetti, cosa sta portando avanti, le difficoltà anche economiche nel portare avanti una sfida sociale ed artistica come la sua.

Questo suo percorso, questo percorso collettivo si possono sostenere, si può partecipare e camminare insieme con un progetto di crowfounding che lei sta portando avanti qui https://myllenniumaward.org/premio/?utm_source=Instagram&utm_medium=Paid&utm_campaign=Clic_partecipaBando&fbclid=PAAabfFKdrInXf0n3_9y5rJ6f1vu-smOMnjukblvshHTCVOrHN3yR1ATp6KXE

 

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