«L’impero dell’industria dello stupro sta finalmente crollando?» ci chiedevamo in un articolo nei mesi scorsi. In quell’articolo abbiamo riportato le ultime notizie relative alla mobilitazione e all’indignazione suscitati in altri Stati dalla documentazione del livello criminale di video pubblicati su PornHub e altre piattaforme web. «Video pedofili, stupri, revenge porn, l’elenco dei crimini su cui hanno monetizzato e costruito imperi economici è enorme» abbiamo denunciato in quell’articolo e in tanti altri precedenti e successivi.
È la quotidianità riportata da attiviste, collettivi, movimenti, associazioni femministe radicali – alcune anche in Italia – e documentato da Sex Industry is Violence, come abbiamo riportato nell’ultimo anno e mezzo. Ma tutto questo non smuove foglia e coscienza nel Paese orrendamente sporco. Crediamo sia doveroso scrivere e documentare quel che è considerato indicibile, dare voce a quanto non ha neanche un flebile alito di voce. E per continuare a farlo dobbiamo volgere lo sguardo oltre frontiera, riportare quanto coraggiosamente viene pubblicato, scritto e detto dalla stampa di altri Stati. Come in questo articolo grazie all’attivista femminista radicale Eva Martínez Manzana, che ringraziamo per il prezioso e coraggio impegno e la disponibilità del testo che ripubblichiamo. Un testo in cui Eva Martinez ha tradotto in italiano quanto denunciato in una trasmissione radio spagnola, un’articolata analisi storica e della realtà odierna che muove lo stupro pornografico, l’abuso di potere patriarcale criminale, l’unica vera realtà reale dello stupro pornografico. Come documenta anche l’immagine di quest’articolo, pubblicata nei mesi scorsi sempre da Eva Martinez.
INTERVENTO DI MÓNICA ALARIO GAVILÁN SULLA PORNOGRAFIA NEL PROGRAMMA DI RADIOJAPUTA.
Negli anni '70 possiamo collocare il periodo noto come "L'ETÀ D'ORO DEL PORNO", COINCIDENTE con un periodo di lotta e di TRIONFO del MOVIMENTO FEMMINISTA organizzato, che ha conquistato per le donne i diritti civili e politici che fino ad allora erano stati loro negati.
Poiché il PATRIARCATO SI ADATTA sempre ai cambiamenti sociali per perpetuarsi (è il maestro del discorso), ha cercato nuove forme di permanenza nel processo di socializzazione, e una di queste è stata L'ESPLOSIONE DELL'INDUSTRIA dello SFRUTTAMENTO SESSUALE, della PORNOGRAFIA e della PROSTITUZIONE .
La pornografia viene a mantenere la SUBORDINAZIONE delle DONNE nel campo della SESSUALITÀ, ma ora con una sfumatura molto importante e molto tipica dei patriarcati del consenso:
La pornografia presenta la subordinazione sessuale delle donne COME QUALCOSA DI LETTAMENTE SCELTO DA LORO.
Lo presenta come se fosse un LORO DESIDERIO.
L'analisi di ANDREA DWORKIN è tremendamente accurata:
La pornografia non mostra i desideri delle donne, ma CIÒ CHE GLI UOMINI VOGLIONO CHE LE DONNE DESIDERINO.
La pornografia ha un NUCLEO che NON è il SESSO, perché il sesso consiste nel mostrare il piacere reciproco, il desiderio reciproco di tutte le parti coinvolte, non solo quello che prova l'uomo.
Eppure è proprio questo lo SCOPO del porno:
MOSTRARE il POTERE MASCHILE espresso in molti modi diversi, di solito attraverso pratiche che sono sessualmente eccitanti per gli uomini, ma che non mostrano il sesso ma la VIOLENZA SESSUALE, esercitata su RAGAZZE e DONNE.
Il fatto che noi DONNE abbiamo questo DIRITTO umano di PORRE dei LIMITI ai loro desideri sessuali li fa sentire molto male.
La PORNOGRAFIA svolge un ruolo molto importante, perché RIPRODUCE il cosiddetto DIRITTO di ACCESSO .
In un mondo in cui gli uomini iniziano ad avere difficoltà ad accedere al corpo delle donne quando lo desiderano, la pornografia permette loro di continuare in quello spazio di dominio, simile a quello che trovano nel bordello, IN ENTRAMBI GLI SPAZI I LORO DESIDERI SARANNO SEMPRE SODDISFATTI, ASSOLUTAMENTE SEMPRE, QUALSIASI LORO DESIDERIO SARÀ IMMEDIATAMENTE TRASFORMATO IN ORDINI.
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2022-09-28 18:45:37
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