Loro siamo noi: meritiamo questa classe dirigente
L'OPINIONE DELL'AVV. GUARNERA. «Il popolo italiano, in larga parte, è affetto da amenza, una sorta di mancanza di azione e di funzionalità della mente, un non uso della stessa. Insomma, il popolo italiano ha un cervello, ma non funziona, e il suo cattivo funzionamento mostra gli effetti sia sulla parte razionale che su quella affettiva.»
Per comprendere quanto accade in Italia può essere utile una chiave interpretativa di natura psichiatrica.
Eugenio Tanzi, professore di psichiatria a Firenze dal 1895 al 1934, nel suo "Trattato delle malattie mentali" approfondì il significato della parola "amenza", derivante dal latino "a-mens", senza mente.
La definisce così: "Si chiama amenza una psicosi acuta, di varia origine, caratterizzata da una specie di atarassia mentale che sconvolge i processi di percezione e di ideazione, e che può sospenderli fino all'incoscienza".
Il popolo italiano, in larga parte, è affetto da amenza, una sorta di mancanza di azione e di funzionalità della mente, un non uso della stessa. Insomma, il popolo italiano ha un cervello, ma non funziona, e il suo cattivo funzionamento mostra gli effetti sia sulla parte razionale che su quella affettiva. È come una perdita delle coordinate con le quali orientarsi per comprendere la realtà e relazionarsi positivamente con gli altri.
La mente ha diverse funzioni, alcune elementari legate ai cinque sensi; altre più complesse, quali la memoria e il linguaggio; altre superiori, quali la capacità di elaborare e dare risposte, la creatività, il sentimento. E sono proprio queste ultime, le superiori, che sovente difettano, sono ferme.
L'affettività non è coerente, il giudizio è poco attivo, il senso etico è sopito.
Ampio disimpegno verso temi importanti e di interesse collettivo, dedizione tenace verso interessi particolari, talora superficiali e sciocchi. Dominano atteggiamenti di vendetta, di odio, di antipatia, di costante contrapposizione verbale. Tende a scomparire la complessità della mente, la profondità dell'umano. Questo è il diffuso contesto nel quale siamo immersi: si vive poco e si vegeta molto.
Se tutto ciò è vero, perché ci sorprendiamo della infima qualità della classe politica?
Ne è lo specchio fedele!