Lui no, Berlusconi non può diventare Presidente della Repubblica
LA FOLLIA DI QUESTO PAESE FOLLE. «...anche nel periodo compreso tra il 1983 e il 1992, l'imputato, assicurando un costante canale di collegamento tra i partecipi del patto di protezione stipulato nel 1974, protrattosi da allora senza interruzioni, e garantendo la continuità dei pagamenti di Silvio Berslusconi in favore degli esponenti dell'associazione mafiosa...»

«L’Italia è un paese gattopardesco, in cui tutto cambia per restare com'è. In cui tutto scorre per non passare davvero. Se l’Italia avesse cura della sua memoria, si accorgerebbeche i regimi non nascono dal nulla, sono il portato di veleni antichi, imparerebbe che questo Paese è speciale nel vivere alla grande, ma con le pezze al culo, che i suoi vizi sono ciclici, si ripetono incarnati da uomini diversi con lo stesso cinismo, la medesima indifferenza per l’etica, con l’identica allergia alla coerenza, a una tensione morale.»
Pier Paolo Pasolini, "Scritti corsari"
Dalla SENTENZA, Cassazione, 9 maggio 2014.
I giudici di legittimità ritengono che la Corte d'appello di Palermo abbia dimostrato, "con motivazione esente da vizi logici e giuridici", che "anche nel periodo compreso tra il 1983 e il 1992, l'imputato, assicurando un costante canale di collegamento tra i partecipi del patto di protezione stipulato nel 1974, protrattosi da allora senza interruzioni, e garantendo la continuità dei pagamenti di Silvio Berslusconi in favore degli esponenti dell'associazione mafiosa in cambio della complessiva protezione da questa accordata all'imprenditore, ha consapevolmente e volontariamente fornito un contributo causale determinante, che senza il suo apporto non si sarebbe verificato, alla conservazione del sodalizio mafioso e alla realizzazione, almeno parziale, del suo programma criminoso, volto alla sistematica acquisizione di proventi economici ai fini della sua stessa operatività, del suo rafforzamento e della sua espansione".
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