Ma che Paese stiamo diventando?

L'OPINIONE.  Quale formazione, quale rispetto per chi è diverso da noi, quale cultura della vita, quale solidarietà si stanno affermando?

Ma che Paese stiamo diventando?

La notizia più grave ed importante delle ultime ore? Non è della politica italiana, nè di quella internazionale.
Per me è una notizia di cronaca che, a molti, è passata inosservata.
A Cavezzano, in provincia di Modena, la madre di un bambino autistico di 4 anni per il compleanno del figlio aveva invitato 18 bambini con le loro famiglie.
Una sola ha confermato la propria partecipazione.

Le altre, molte non hanno risposto e quattro hanno declinato l'invito. Agli invitati la mamma non aveva chiesto regali, ma una donazione in favore di  un'associazione che si occupa di bambini autistici.
La signora ha espresso il rammarico sui social e, dopo aver ricevuto attestati di solidarietà, ha potuto festeggiare il compleanno del figlio al Kids Festival di Milano, assieme a decine di altri bambini.

Mi chiedo: ma che Paese stiamo diventando? Quale formazione, quale rispetto per chi è diverso da noi, quale cultura della vita, quale solidarietà si stanno affermando?
Bisogna correre, subito, ai ripari.
Altrimenti, tra qualche anno, saremo irriconoscibili.

Se muore l'umanità, muore l'essere umano!