Meno armi e più libri

L'intervento educativo deve mirare a realizzare le condizioni affinchè si attivi la comunicazione interpersonale, e il dialogo divenga metodo della convivenza. Asse centrale rimane l'educazione alla legalità, che deve attraversare tutte le aree formative.

Meno armi e più libri
Foto di StockSnap da Pixabay

Il cambiamento della società nasce dalla scuola e dai processi formativi. Va detto con fermezza che una seria e innovativa progettualità scolastica deve ispirarsi ai principi fondamentali della Costituzione Italiana, così come sanciti nei primi 12 articoli.

È determinante affermare il diritto alla "differenza" sociale, etnica e culturale quale risorsa della convivenza collettiva. Occorre occuparsi della persona e della dignità umana, per realizzare percorsi di libertà, di responsabilità, di solidarietà, di legalità.

Tutto ciò va realizzato a partire dalla prima infanzia, educando ciascun individuo ad affermarsi senza prevaricare gli altri.

L'intervento educativo deve mirare a realizzare le condizioni affinchè si attivi la comunicazione interpersonale, e il dialogo divenga metodo della convivenza. Asse centrale rimane l'educazione alla legalità, che deve attraversare tutte le aree formative.

In tale prospettiva l'aggiornamento degli insegnanti è una questione urgente e inderogabile. Per realizzare tale progetto occorrono strutture idonee e risorse economiche adeguate.

Dubito che ciò avvenga, almeno nella misura necessaria. Il mio Governo ideale è quello che raddoppia le somme destinate alla pubblica istruzione e dimezza quelle destinate alla difesa.
Meno armi e più libri.
Temo che non lo vedrò mai.